Firenze – “Un filo rosso percorre ininterrotto gli anni dal 1970 al 2010: quello dei diritti, dei valori fondamentali, dello spirito innovativo e della sostenibilità”. La mostra, ideata e realizzata per celebrare i quarant’anni di attività della Regione Toscana, sarà inaugurata venerdì 12 febbraio e resterà aperta al pubblico per un mese intero, fino al 12 marzo. L’esposizione occuperà quasi per intero Palazzo Panciatichi, accogliendo i visitatori al cortile d’ingresso, con la sezione “Storia, identità, confini di una regione italiana”, tra cartine geografiche, mappe e video.
Solo un’anticipazione: potrà essere ammirata, in “esclusiva”, la carta della Toscana conservata nella Galleria Belvedere dei Musei Vaticani. Gli spazi dell’Auditorium ospiteranno invece tre sezioni della mostra: “Dal Comitato toscano di liberazione nazionale (CTLN) all’Assemblea costituente”, “Anni 60: regionalismo senza regione”, cineforum e documenti filmati, per ricostruire il dibattito sull’idea di regione nel CTLN, arrivare all’approvazione della Costituzione repubblicana, attraversare gli anni che preparano la nascita degli enti regione, magari accompagnati da interviste ai tg.
Tornati nel cortile, la quinta sezione della mostra, intitolata “Dal 1970 al 2010: come siamo cambiati...” è interamente dedicata all’Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana) la cui nascita, avvenuta nel 1968, ha anticipato di due anni quella della Regione. La sesta sezione, allestita lungo le scale che portano al primo piano, racconta invece il momento della nascita: “7 giugno 1970; prime elezioni regionali”, con la riproduzione dei quotidiani dell’epoca e il dibattito politico tra regionalisti e antiregionalisti.
Giunti al primo piano, la storia continua con i “Risultati elettorali”. Tra immagini, fotografie, schede e materiale proveniente dalle Teche Rai rivedremo i giorni dell’insediamento e dell’elezione di Elio Gabbuggiani e Lelio Lagorio, i primi Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale. La Sala Gonfalone, invece, ospita come naturale destinazione “Il Pegaso e lo Statuto”, l’avvincente storia del Pegaso tra leggenda e realtà e il primo “cantiere” della nostra Carta fondamentale.
Nell’anticamera della Sala Gigli, i documenti dell’archivio regionale narrano “I primi passi...”, che accompagnano alla sezione su “La Regione in costruzione: ‘le nozze co’ fichi secchi’”. La mostra si chiude in Sala Gigli, per dare spazio a “Il civismo: le parole fondanti”, quelle parole maturate nel passato ma che guardano decisamente al futuro: diritti, valori, innovazione, sostenibilità. Le sorprese non sono finite: uno spazio multimediale offrirà ai visitatori la possibilità di interagire con l’intero percorso della mostra, grazie a messaggi sms, video e mp3.
E ancora: il percorso si completa con una sezione – o meglio una mostra nella mostra - dedicata a uno dei padri della Costituzione repubblicana: “La Toscana di Piero Calamandrei. Memoria storica e passione civile”. Alla presentazione della mostra interverranno il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, il governatore Claudio Martini, i vicepresidenti dell’Assemblea toscana Alessandro Starnini e Angelo Pollina, la presidente della Fondazione Consiglio regionale Fabiana Angiolini, la presidente della Biblioteca-Archivio Piero Calamandrei (Comune di Montepulciano) Silvia Calamandrei.