Prandelli a caldo dichiara: "Poca lucidità sotto porta". Con questa frase si riassume gran parte della prestazione dei viola che a San Siro se la giocano, mantenendo bene l'ordine in campo e contenendo i nerazzurri. La mancanza delle giocate del bomber di Biella inizia a farsi pesante. Prandelli schiera una formazione inedita che comporta il 4-3-3 (da vedere anche come 4-1-4-1) contemporaneamente in campo Pasqual, Gobbi e Vargas. Fuori Marchionni al suo posto Santana. Anche Jovetic in panchina, a Montolivo il ruolo di trequartista.
Bolatti all'esordio dal primo minuto. La Fiorentina parte bene ed aggredisce gli avversari, che giocano però con grande scioltezza, trovandosi facilmente con il fraseggio a centrocampo. Grande lavoro da parte di Santana che però non concretizza per i compagni. Ottimo esordio per Bolatti. Migliora Vargas sulla fascia sinistra, nonostante il duello con Maicon, anche se non dirompente, ma prova più volte il tiro. Nel primo tempo per lui una ottima occasione ma il sinistro ad incrociare sfila a lato e Toldo controlla.
Ci prova su punizione a sorprendere l'estremo difensore nerazzurro che però salva smanacciando sulla traversa. Natali appare insuperabile, coglie tutti gli anticipi e chiude bene, ma su Balotelli accade l'imprevedibile, l'ex granata si ferma dopo uno svarione ed il nerazzurro si libera verso la porta difesa da Frey dove il portiere non può intervenire, ma dove anche Pasqual e Gamberini sono in netto ritardo e per Milito è solo questione di toccarla bene. I viola accusano il colpo, ma non perdono la concentrazione e riescono a respingere gli attacchi dei nerazzurri.
Diverse le occasioni per i ragazzi di Prandelli, ma nessuna che possa impensierire il portiere ex viola. Gobbi non riesce a dare peso alla manovra, superato continuamente da Pasqual che però non trova il cross giusto per la testa di Gilardino spesso anticipato da Materazzi. L'impressione è quella di grandi potenzialità inespresse, il miglioramento rispetto ai primi tempi visti sino ad ora è netto, ma manca la concretezza che può fare la differenza, per non dover aspettare l'errore degli avversari, specie se si gioca a Milano contro la capolista. Nella ripresa clamoroso errore di Santana che svirgola a due passi da Gilardino e manda alto anziché girare in porta un bel passaggio dalla sinistra. Entrano Jovetic, Marchionni e Liajic per dare brillantezza alla manovra e cercare spunti di maggiore efficacia, ma l'impresa non riesce.
Jovetic offre maggior possibilità di palloni giocabili anche per l'unica punta, ma quando ha davanti la ghiotta occasione tocca di testa per Toldo anziché fermare la sfera e coordinarsi per il tiro. Buona la prova di Frey che salva i viola in un paio di occasioni ed esce bene sui cross, infondendo maggiore sicurezza alla retroguardia. Mourinho: "Mi piace più il risulato che non il gioco della mia squadra". Per l'Inter una serata in cui ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo, anche se il tecnico avrebbe voluto un punteggio più rotondo. Occasione persa, il risultato però lascia aperte le porte della finale, il ritorno ad aprile sarà al Franchi e per Gilardino e compagni il pensiero è quello di "daremo tutto per poter giocare la finale". Adesso testa alla Roma, perché occorre recuperare terreno in campionato, altro fronte in cui i viola credono molto e che stabilisce le sorti di una stagione. di Antonio Lenoci