Sono in corso a Firenze, presso la Sala congressi dei Valdesi, in via Serragli 49 i lavori del III Congresso dell'Associazione Radicale Certi Diritti. Tra i temi discussi nella seconda e ultima giornata dei lavori vi sono il proibizionismo sulla prostituzione, con una relazione svolta da Pia Covre, Presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute; Laicità e Diritto; l’emarginazione e la discriminazione delle persone transessuali; le persecuzioni dei gay in Uganda; i progressi dell’Europa riguardo la promozione e la difesa dei diritti civili. Durante i lavori congressuali l’avvocato Antonio Rotelli ha dato la notizia che il 23 marzo 2010 la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittimità del rifiuto delle pubblicazioni matrimoniali ricevuto da alcune coppie di persone dello stesso sesso che avevano ricevuto dal loro Comune il diniego. I lavori del congresso iniziati la mattina di sabato, 29 gennaio, con la presentazione del volume "Amore Civile, dal Diritto della tradizione al Diritto della ragione”.
Il volume raccoglie la proposta di Riforma del Diritto di famiglia, risultato di un lavoro durato quasi due anni che ha coinvolto giuristi, esperti di diritto di famiglia e rappresentanti di diversi orientamenti. politici. La proposta di riforma verrà depositata in Parlamento nelle prossime settimane. I lavori concluderanno nel pomeriggio di oggi, domenica 31 gennaio, con la votazione dei componenti della Presidenza e delle mozioni. Sono presenti ai lavori, tra gli altri, Mina Welby, Associazione Luca Concioni; Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd; Niccolò Figà Talamanca, Segretario Ong Non c’è Pace Senza Giustizia; Gigliola Toniollo, Cgil Nuovi Diritti; Leila Deianis, Presidente Associazione Libellula; Fabianna Tozzi, Presidente Associazione Trangenere; Andrea Pugiotto, Costituzionalista Università di Ferrara; Marcella Di Folco, Presidente del Movimento Identità Transessuale; Manuel Incorvaia e Francesco Zanardi, la coppia gay di Savona che dal 4 gennaio scorso ha avviato una iniziativa nonviolenta di sciopero della fame per il riconoscimento della loro unione civile.