Un’azienda leader del proprio settore (il credito al consumo) e che attua però le politiche tipiche di realtà che attraversano crisi profonde, con previsione di esuberi, cambi di sede e trasferimento mansioni per i dipendenti. È la realtà di Findomestic descritta dal consigliere del Pdl Massimo Pieri, che con un’interrogazione chiede al sindaco Renzi di dialogare con la proprietà per capire quale futuro attende i dipendenti della sede fiorentina. Il consigliere chiede inoltre che "la commissione consiliare lavoro si occupi della vicenda Findomestic, per portarla all'attenzione del Consiglio comunale". Pieri chiede al sindaco nella sua interrogazione “se è a conoscenza della reale situazione aziendale di Findomestic che prevederebbe 120 esuberi nella sede fiorentina”; “come valuta il nuovo piano industriale di Findomestic che da un lato conferma la propria volontà di sviluppo e dall’altro presenta esuberi, mobilità territoriale ed esternalizzazioni”; “se è a conoscenza della disponibilità di BNL di assorbire 150 dipendenti di Findomestic da Firenze e da altre piazze in base alle chiusure e della tempistica di ricollocazione del personale nelle società infragruppo” e, infine, “se intende promuovere un rapporto interlocutorio con l’azienda di credito, che rappresenta un’importante impresa locale, per favorire trattative”.
(fdr)