Piscina del Bernino dissequestrata. La Procura della Repubblica ha notificato oggi pomeriggio il dissequestro della parte coperta dell'impianto natatorio di Poggibonsi dove il 17 marzo 2009 si è verificato il crollo del controsoffitto. La decisione è stata presa a conclusione della fase peritale che si era avviata il 17 dicembre scorso con l'incidente probatorio. “Notizia positiva in quanto possiamo – dice l'assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini – appaltare i lavori e procedere all'intervento per restituire l'impianto alla città, ai cittadini, agli sportivi, alle associazioni.
Il progetto per il ripristino del locale coperto della piscina comunale del Bernino è già stato approvato e le risorse già reperite, proprio per poter eseguire i lavori tempestivamente una volta rientrati in possesso dell'immobile”. I lavori in oggetto riguardano il ripristino della funzionalità e sicurezza dell'impianto. In particolare riguardano il risanamento del locale vasche con il rifacimento dell'intero controsoffitto, la revisione degli impianti di illuminazione interna e di distribuzione dell'aria calda.
La piscina del Bernino è stata oggetto il 17 marzo scorso del crollo del controsoffitto nell'area vasca interna. A seguito del crollo venne disposto il sequestro penale del complesso sportivo e prese avvio un'indagine, ancora in corso, da parte della Magistratura. L'Amministrazione il 30 maggio scorso ha chiesto il dissequestro del complesso sportivo e la Procura della Repubblica si è espressa positivamente per togliere i sigilli all'impianto natatorio all'aperto e ai servizi connessi.
A luglio l'Amministrazione Comunale ha nuovamente inviato formale richiesta alla Procura della Repubblica di Siena per togliere i sigilli alla parte della struttura ancora interessata dall'indagine. Dopo questa seconda istanza è stato concesso l'accesso all'area della piscina interna, per svolgere le necessarie verifiche ed eventuali sopralluoghi per gli adempimenti di natura tecnica. Questo ha permesso di poter redigere il progetto e compiere tutti gli atti necessari per intervenire una volta tolti i sigilli. Il Comune, riconosciuto parte lesa nelle indagini ancora in corso, ribadisce, come sempre, totale fiducia nei confronti della Procura nonché la piena e totale disponibilità affinché si giunga ad un chiaro accertamento delle motivazioni che hanno portato al crollo, e delle relative responsabilità.