La crisi sociale ed economica in atto sulla provincia di Firenze continua a devastare il territorio empolese valdelsa. Prima il settore della manifattura, del calzaturificio, delle vetrerie e della moda ora la crisi sta investendo il settore della profumeria. Uno dei giganti della distribuzione di settore al gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong (guidato dal miliardario Li Ka Shing), famoso anche per la telefonia cellulare con il marchio “3” annuncia la mobilità per 65 dipendenti, tre dei quali lavorano nel negozio empolese di via del Giglio angolo via Ridolfi (a cui si aggiungono quelli di via Roma e di piazza Gramsci).
Nel concreto secondo i dirigenti di Marionnaud, dovrebbe chiudere il centro estetico annesso al negozio che si trova nel “giro” d’Empoli. Tale decisione fa parte di una dismissione di ben 18 punti vendita sparsi in Italia che hanno mostrato andamenti di vendita negativi. La Filcams CGIL denuncia la dismissione e la conseguente mobilità chiedendo all’azienda di attivare la cassa integrazione guadagni per non perdere oltre al salario e ai diritti i posti di lavoro. La richiesta di cassa integrazione ordinaria non vale per le imprese del settore con meno di 50 dipendenti: quindi quella in deroga diventa l’unico ammortizzatore sociale possibile per le aziende del comparto, quasi tutte di piccole dimensioni.
La CGIL dichiara inoltre che nell’empolese è in atto una moria di negozi dei quali alcuni cessano le loro attività altri ne annunciano la loro fine mettendo prima il cartello con la scritta vendesi. I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC) hanno presentato una domanda d’attualità dove chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire su tale vicenda comunicando se l’Amministrazione Provinciale è stata interessata ad attivare gli strumenti previsti dalla normativa di riferimento per la tutela dei lavoratori e la salvaguardia dell’occupazione.