Autonomia differenziata, c'è chi dice no

In Toscana nasce il Comitato promotore "La via Maestra"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2024 14:08
Autonomia differenziata, c'è chi dice no

Firenze, 27-6-2024 - Si è costituito nelle scorse settimane, sull’esempio di quanto già avvenuto a livello nazionale, il Comitato toscano promotore de la Via Maestra in difesa della Costituzione repubblicana, a cui hanno aderito per ora le strutture regionali di Cgil, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente e Cnca (Coordinamento nazionale comunità d’accoglienza).

Obiettivo de la Via Maestra toscana è quello di sensibilizzare la società toscana sui rischi insiti nella legge sull’Autonomia Differenziata presenti nella Legge Calderoli approvata nei giorni scorsi in Parlamento.

"Una legge che costituisce un attacco all’unitarietà dei diritti civili e sociali fondamentali dei cittadini e cittadine, destinata ad ampliare in maniera irreversibile le diseguaglianze e i divari esistenti e a ridurre ulteriormente la capacità del sistema pubblico di garantire servizi essenziali e universali alla popolazione.

Per questo, come primo atto politico de la Via Maestra toscana, è stata inviata una lettera al Presidente della Regione Eugenio Giani (sotto, il testo integrale), per chiedere un incontro in cui affermare e riaffermare la contrarietà sia alla legge sull’Autonomia Differenziata che a quella sul premierato, e invitare la Regione Toscana a scendere in campo senza tentennamenti per contrastare il disegno di rottura dell’unità nazionale e di svuotamento autoritario del ruolo del parlamento.

Non è tempo di stare con le mani in mano. La società toscana è pronta alla battaglia in difesa della Costituzione repubblicana antifascista.

E’ stata annunciata inoltre la prima Assemblea Regionale dei Comitati Territoriali de la Via Maestra toscana, che si svolgerà giovedì 4 luglio alle 15 nella sede di Cgil Toscana in via Pier Capponi 7, aperta a tutte le associazioni", concludono Cgil, Acli, Anpi, Arci, Libera, Legambiente, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Cnca.

LA LETTERA AL PRESIDENTE GIANI (inviata il 18 giugno scorso)

Caro Presidente Eugenio Giani,

facciamo seguito alla lettera inviata nelle scorse settimane dal Coordinamento Nazionale de “La Via Maestra”, di cui noi rappresentiamo l’articolazione toscana, per esprimerti le nostre forti preoccupazioni sul disegno di legge Calderoli, la cui approvazione ha subito in questi giorni, alla Camera dei Deputati, una forte accelerazione.

Un’autonomia differenziata che, nella procedura prevista, mortifica il ruolo del Parlamento riducendolo alla mera ratifica di decisioni prese altrove e che, così concepita, va contro la prospettiva di un sistema regionalista ordinato e solidale, già previsto dalla nostra Costituzione.

L’approvazione definitiva dell’autonomia differenziata, infatti, rappresenterebbe una vera e propria controriforma che farebbe male a tutto il paese aumentando le diseguaglianze e i divari territoriali, spaccando l’Italia e rendendola ininfluente a livello europeo.

Verrebbero messi a serio repentaglio principi fondamentali come quelli della solidarietà economica e sociale, e dell’unità nazionale, minata perfino nel suo profilo culturale unitario con la regionalizzazione dell’istruzione pubblica.

A pagarne le conseguenze sarebbero, perciò, i cittadini più svantaggiati per l’inevitabile contrazione dello stato sociale, in particolare i lavoratori, i pensionati e tutte le fasce popolari, a nord come a sud, con la messa in discussione del contratto collettivo nazionale di lavoro e con l’oggettiva impossibilità di realizzare politiche industriali e di sviluppo per favorire la piena e buona occupazione.

Caro Presidente, non possiamo restare a guardare!!

Se non saranno fermati alla Camera dei Deputati, teatro in questi giorni – giorni in cui si commemora il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti – di aggressioni squadriste contro i parlamentari dell’opposizione, dovremo essere noi tutti, democratici antifascisti, ad attivare la totalità degli strumenti che la nostra Costituzione mette a disposizione, fino alla promozione del referendum abrogativo della “Legge Calderoli”.

Come già anticipato nella citata lettera del Coordinamento Nazionale de “La Via Maestra” si chiede ai Presidenti di Regione di valutare ogni iniziativa istituzionale utile a contrastare il ddl sull’autonomia differenziata promuovendo, se necessario, sulla base dell’art.127 secondo comma della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale a tutela della sfera di competenza della propria Regione.

Per queste ragioni, alla luce della lunga tradizione e storia democratica della Toscana testimoniata dalla larga partecipazione popolare alle lotte Risorgimentali per l’unità d’Italia e dalla lotta di Resistenza per la liberazione dal nazifascismo, siamo a chiederti un urgente incontro per confrontarci sul migliore e più rapido percorso da attivare per contrastare il grave attacco all’unità della Repubblica sferrato dalla destra al governo con il ddl Calderoli.

In attesa di un tuo gradito riscontro, ti inviamo cordiali saluti.

Firmato (per la Via Maestra toscana):

Gianfranco Francese, Cgil Toscana

Cinzia Niccolai, CDC Toscana

Simone Ferretti, Arci Toscana

Elena Pampana, Acli Toscana

Angela Riviello, Anpi Toscana

Andrea Bigalli, Libera Toscana

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