Atelier Digitale tra arte e intelligenza artificiale

Un progetto altamente innovativo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2024 11:20
Atelier Digitale tra arte e intelligenza artificiale

L’Atelier Marco Bagnoli presenta Atelier Digitale, un progetto altamente innovativo, che esplora le straordinarie intersezioni tra arte e intelligenza artificiale e che ridefinisce il rapporto tra opera, artista e pubblico. La presentazione avverrà, in anteprima, sabato 30 novembre 2024, durante il convegno I Futuri della Memoria, presso la sede dell’Atelier, a Montelupo Fiorentino.

Il progetto che offre una diversa prospettiva di visione e di fruizione di una opera d'arte, è nato nell'inverno del 2023 da un’idea di Marco Bagnoli ed è stato condotto e realizzato dalla Associazione Spazio X Tempo grazie al finanziamento (TOCC0001237) nell'ambito del PNRR - transizione digitale Organismi Culturali e Creativi - dell'Unione Europea - Next Generation EU.

Come figura d’arciere e Colui che sta, sono le due opere scelte dall’artista per essere messe in relazione con l’AI.Le opere in questione sono state scansionate tridimensionalmente, riprodotte in formato digitale e collocate vicino agli originali all’interno dell’Atelier, nella Sala Alchemica. Il visitatore potrà avere un’interazione totalmente naturale con la riproduzione digitale, in altissima definizione, sarà come se si trovasse davanti a una opera fisica, in grado di muoversi con chi la osserva, considerando ogni punto di vista e instaurando così un vero e proprio dialogo. L’opera può rispondere in tempo reale alle domande che gli vengono poste, dalle più semplici alle più complesse, in qualsiasi lingua.

Potremmo paragonarlo a un oracolo moderno che si racconta se interrogato. Un’intermediazione tra l’artista e il pubblico, capace di fornire una maggiore comprensione dell’opera, adattandosi a ogni tipo di utenza. Un’esperienza non solo puramente estetica ma anche conoscitiva e di approfondimento, grazie alla possibilità di aver accesso alle motivazioni e al processo con cui l’artista è arrivato alla definizione del suo lavoro.

Un progetto complesso e ambizioso, che ha richiesto la creazione di un gruppo di ricerca altamente qualificato, composto da esperti di arte tecnologia e scienza. Leader sul piano scientifico di Atelier Digitale, il professor Alberto Del Bimbo, docente di Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Firenze, noto ricercatore nel panorama internazionale nei campi della Computer Vision, Intelligenza Artificiale e Multimedialità - che si è avvalso del MICC Media Integration and Communication Center dell’Università degli Studi di Firenze – e, sul piano culturale, Marco Bazzini, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Urbino, già direttore del Museo Pecci.

L’Atelier digitale è stato realizzato in un sistema tecnicamente complesso. Il primo passo è statol’acquisizione in 3D delle due opere - Come figura d’arciere, 1993 (legno dipinto e parabola in rame, 67 x 62 x 45 cm) e Colui che sta, 1992 (2004) (legno, limatura di ferro, 200 x 130 cm di Ø) - fatta grazie ad un intervento di una specialista del settore, la professoressa Grazia Tucci dell’Università di Firenze che ha compiuto la stessa operazione con il celebre David di Michelangelo, il cui clone è stato esposto a Dubai per l’Expo 2021.

Il secondo step ha visto il coinvolgimento del MICC, che, sotto la guida del professor Del Bimbo ha sviluppato uno specifico programma che integra differenti moduli di intelligenza artificiale: un sistema di visione artificiale che consente al visitatore di muoversi nello spazio e vedere la rotazione dell'opera digitale tridimensionale, compresa la sua ombra; un sistema di riconoscimento del parlato che consente di instaurare un colloquio diretto con lo spettatore; un modello linguistico basato su ChatGPT che risponde in modo esauriente ai quesiti posti.

Il modello è stato istruito con le informazioni relative alle opere di Marco Bagnoli scansionate.

Parallelamente, è stato sviluppato un software per archiviare, catalogare e valorizzare l’intera produzione artistica di Marco Bagnoli, comprese immagini, video e componenti sonore che saranno integrati e collegati con le schede tecniche. Un archivio che sarà disponibile e consultabile online, permettendo a studiosi e appassionati di esplorare la produzione dell’artista.

Il convegno I Futuri della Memoria, organizzato per sabato 30 novembre, prendendo spunto dal progetto, sarà l’occasione proprio per riflettere su come la scienza possa ispirare nuove forme di creatività e come l'arte possa aprire la strada ad applicazioni inedite del sapere scientifico. All’incontro parteciperà Derrick De Kerckhove, sociologo di fama internazionale, tra i massimi esperti in comunicazione, che, con il suo intervento, porterà un contributo significativo “sul rapporto dell'arte installativa con i nostri usi contemporanei del tempo e dello spazio, modificati dall'ubiquità e dal tempo reale delle comunicazioni digitali.”

A raccontare questa sperimentazione e a illustrarne l’ampiezza dei significati e delle implicazioni, saranno, oltre a Marco Bagnoli, Alberto Del Bimbo e Marco Bazzini, insieme ad Antonella Soldaini, membro del Comitato Scientifico dell'Archivio Marco Bagnoli.

Il convegno si concluderà con una performance di Luca di Volo e Eleonora Tassinari, dal titolo Fontana dei Nomi.

Programma del Convegno

Ore 15.30: Visita dell’Atelier - Visione e interazione con le Opere

Ore 16.30: Inizio Convegno

  • Benvenuto e presentazione dei relatori a cura di Lorenzo Bagnoli, Presidente Associazione Spazio x Tempo
  • Intelligenza artificiale per comunicare con l’arte - Prof. Alberto Del Bimbo
  • Considerazioni sull'uso spazio-temporale delle installazioni - Prof. Derrick de Kerckhove
  • Gli artisti, l’AI e le interrogazioni - Marco Bazzini
  • Il metodo e la pratica dell’Archivio Marco Bagnoli - Antonella Soldaini

Ore 18.15: Performance

  • Fontana dei Nomi - di Luca di Volo e Eleonora Tassinari

Per informazioni e dettagli relativi all’evento: info@spazioxtempo.org

www.marcobagnoli.it

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