Firenze, 28 giugno 2018- Desta stupore l'arresto choc dell'uomo di 44 anni impiegato come assistente sociale nella Società della Salute Firenze Nord-Ovest e già condannato in passato per diffusione di materiale pornografico.
“E’ stato immediatamente deferito alla Commissione territoriale di disciplina il professionista che prestava la propria collaborazione alla Società della Salute fiorentina nord ovest e che è stato oggetto di un provvedimento restrittivo disposto a seguito di indagini condotte dalla Magistratura su fatti di grave rilevanza penale.” Lo rende noto il Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli assistenti sociali, anche mediante una email arrivata stamane agli oltre 500 iscritti.
Il punto su cui si interroga la stampa è però che l'arrestato aveva un precedente specifico, patteggiato nel 2012. L'Ordine professionale, in quella occasione era intervenuto? E la SdS, all'atto dell'assunzione, aveva verificato casellario giudiziale e carichi pendenti del dipendente interinale?
“Si faccia nel più breve tempo possibile chiarezza sulle responsabilità di chi ha permesso che un pedopornografo, già condannato, lavorasse nella Società della Salute, in costante contatto con giovani e anziani come assistente sociale. Una falla nel sistema di controllo su cui non è possibile sorvolare. E' un fatto gravissimo su cui serve dare spiegazioni esaustive sopratutto nei confronti di chi con questa persona ha collaborato in questi anni. Se i controlli devono essere sempre stringenti soprattutto in relazione a certe tematiche, lo devono essere ancora di più nel nostro sistema sanitario, luogo dove i cittadini si rivolgono per avere un aiuto e non certo per correre un rischio.” E' quanto dichiarato a proposito da Federico Gelli, responsabile nazionale sanità Pd.