Dopo i fatti di Santo Spirito di venerdì, il Sindaco Nardella ha confermato cordonatura e fioriere a chiusura del sagrato.
Ma nella serata di ieri proprio in piazza Santo Spirito si è svolta un'altra manifestazione spontanea, con cui i giovani sul sagrato hanno inteso intervenire nella dialettica politica che sul modello di città da vivere, o da consumare.
Gli atti vandalici sono stati biasimati da quasi tutti gli intervenuti nel dibattito, anche se in molti li hanno definiti inevitabili in una manifestazione di massa, quella di venerdì scorso, in cui giovani euforici sono divenuti incontrollabili.
Ma la stragrande maggioranza dei partecipanti si sono definiti persone tranquille, studenti o lavoratori. Qualcuno l'ha definita un'insurrezione vandalica, ma anche poetica. O almeno questa era l'intenzione di chi l'ha organizzata,.
Anche ieri sera musica in piazza, con clarinetti, trombe, sax, percussioni e giovani che ballavano. Qualcuno si era premurato di portare in piazza sacchetti per raccogliere il sudicio. E quando dalla piazza tutti se ne sono andati il sagrato è stato lasciato pulito.
Comunque sia ecco le richieste emerse dal dibattito a gran voce: più cestini, e bagno pubblico gratuito, apparentemente soluzioni costruttive.
Oggi pomeriggio Potere al Popolo si è dichiarato a sostegno dell’iniziativa e contro l’ennesima sottrazione di spazio pubblico in una città sempre più privatizzata: "Gli eventi degli ultimi giorni e le denunce che sono seguite soffiano sul fuoco dello scontento in una piazza dove i tavolini riempiono ogni spazio vuoto e dalle 16 non ci si può nemmeno sedere su una panchina. I giovani che chiedono spazi di socialità non possono e non devono essere criminalizzati, mentre i residenti devono poter continuare a vivere in una parte di città ormai presa d’assalto dalla turistificazione e dai locali dedicati esclusivamente al consumo di cibo e bevande" dice Francesca Conti, coordinatrice nazionale di Potere al Popolo.
"Delle soluzioni immediate possono essere già individuate: l’apertura di bagni pubblici gratuiti e il sostegno alle realtà cittadine che promuovono socialità e attività culturali e di divertimento" Prosegue la Conti "Il sostegno ai circoli e alle case del popolo con l’alleggerimento delle tasse comunali ed evitare la chiusura e la svendita delle tante realtà in occupazione sono sicuramente due strade che possono essere intraprese. Solo in questi ultimi giorni gli spazi del Csa Ex-Emerson sono stati messi all’asta".
"La vendita della città ai grandi investitori internazionali uccide ulteriormente la vita della città e svuota intere parti del centro città di residenti, su questo terreno la movida più incontrollata attecchisce e si diffonde, essendo scomparso il tessuto sociale" conclude Giorgio Ridolfi attivista di Potere al Popolo e consigliere di quartiere 1 del gruppo consiliare Sinistra progetto comune.
In serata l’artista Elia Buffa ha installato l’opera Legami - Senza legami reali il corpo si svuota e restano solo i nostri piedi inchiodati al terreno.
"Nell'ultimo anno quanti #legami sono stati messi a dura prova o #mozzati? Cosa rimane dei rapporti umani?" dice Elia Buffa "Certo abbiamo provato a sostituire i contatti fisici con le connessioni telematiche, ma non può funzionare. Per noi che viviamo di scambi, di #incontri, di scontri, di solidarietà e intimità manca ed è necessario tornare a camminare, a vivere in sicurezza gli spazi. Ad un anno dalla pandemia possiamo vedere gli effetti psicologici devastanti (soprattutto sulle nuove generazioni) della solitudine e della mancanza di LEGAMI, questa opera concettuale prova ad interrogarsi su questi aspetti oggi più che mai fondamentali".
L’artista invita tutti i partecipanti a sentirsi liberi di spostare, modificare, cambiare la posizione in cui ha disposto i 26 piedi mozzati che compongono l’installazione, interagire con lo spazio e creare nuove situazioni.
La cosa che preoccupa è che i giovani, con tutti i problemi che la giovinezza reca con se, sono stati trattati sia alla politica che dai giornali fiorentini come un problema. Da parte delle istituzioni, forse c'è stata comprensione, ma senza ascolto e confronto. E questa distanza generazione è plasticamente rappresentata dalla cordonatura.
Qualcuno si è spinto a invitare le autorità di pubblica sicurezza ad arrestarli tutti. Intenzione che la Prefetta Guidi si è ben guardata dal confermare. Visto che stiamo parlando di circa 300 persone, tra maggiorenni e minorenni. Un potenziale sociale, che certo ha bisogno di essere educato, ma che è in cerca di speranza, che vuole avere una voce e la possibilità di auto-rappresentarsi.