E’ finito male il tentato furto di una bicicletta da parte di un marocchino ieri pomeriggio: gli agenti dell’Antidegrado hanno fermato l’uomo dopo essere accorsi alle grida di una donna. E’ successo in pieno centro. Il personale dell’Antidegrado in servizio di antiabusivismo a bordo di biciclette è stato richiamato dalle grida di una donna che era aggrappata ad una bici mentre un uomo in sella ad essa cercava di allontanarsi. La donna urlava dicendo che le stavano rubando la bicicletta.
Gli agenti sono subito intervenuti e hanno fermato la persona che nel frattempo era riuscita ad allontanarsi e dopo essersi qualificati lo accompagnavano presso i locali del Reparto per gli accertamenti di rito. All'interno di uno zaino riposto sul cestino della bicicletta sono state trovate un paio di tronchesi con le quali l’uomo aveva rotto il lucchetto e la catena che in precedenza legava la bicicletta. L’uomo, un marocchino di 28 anni, è stato fotosegnalato in Questura poiché privo di documenti e denunciato per violazione delle norme sull'immigrazione e per furto aggravato.
La donna, rientrata subito in possesso della propria bicicletta, ha sporto regolare denuncia ed ha più volte ringraziato gli agenti per la prontezza dell’intervento.
I Carabinieri della Stazione di Montevarchi, hanno tratto ieri in arresto un 51enne italiano, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo. Numerosa la collezione di denunce di reati contro il patrimonio raccolte nell’ultimo mese dai Carabinieri della Stazione montevarchina e dal Commissariato di P.S., che aveva portato ad approfondire le indagini nei confronti dell’uomo, già ampiamente conosciuto alle forze dell’ordine.
L’indagine è stata condotta con metodi classici, sia studiando i filmati di sicurezza sia con servizi di osservazione, supportati da una attenta lettura delle denunce, così da risalire ad analogie nei vari furti. All’uomo sono stati così contestati ben otto tra furti e tentati furti, di cui tre commessi all’interno dell’istituto scolastico “Benedetto Varchi”, di Montevarchi. In particolare, a fine febbraio, usando un palo, lo stesso tentava di aprire una cassetta di un distributore automatico di sigarette, sito all’esterno di una tabaccheria montevarchina, non riuscendovi per essere stato disturbato da alcuni passanti.
Successivamente, ad inizio marzo, eccolo in azione nel furto ai danni del proprietario di un furgone adibito al trasporto di generi alimentari, parcheggiato all’interno di un box del quale veniva scardinato il cancello: in questo caso, dopo aver forzato la chiusura di sicurezza del portello del mezzo, venivano sottratti prosciutti, forme di parmigiano, ed altri generi alimentari destinati alla vendita. Successivamente, il 14 marzo veniva manomesso il cancello d’entrata di una proprietà privata, ma il proprietario metteva in fuga l’uomo, dopo essersi appostato in seguito a due tentativi subiti i giorni precedenti, quanto era stato prima scardinato il cancello e poi il telo del box e la recinzione. Pochi giorni dopo, il primo furto all’interno dell’istituto scolastico dove, assieme ad un complice rimasto ignoto, si impossessava di alcuni generi alimentari sottratti dal bar all’interno della scuola.
L’obbiettivo deve essere sembrato pagante all’uomo, in quanto dopo poco tempo vi ritornerà una seconda volta, questa volta scardinando due infissi dell’istituto, per rubare sempre all’interno del bar e poi una terza volta, danneggiando porta e finestre sempre per accedere al bar per rubare generi alimentari e denaro. L’uomo, in passato, era già stato arrestato in flagranza e denunciato varie volte dai militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, per numerosi altri furti nonché per spaccio e ricettazione.
L’Autorità Giudiziaria ha pertanto evidenziato la recidiva specifica, reiterata ed infra quinquennale ma non solo: tutti i precedenti furti e tentati furti sono stati commessi mentre l’italiano era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, sempre per pregressi reati.
I Carabinieri della Stazione di Sansepolcro hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo un 43enne rumeno, residente in Valtiberina, per ricettazione di uno smartphone che, il 14 gennaio scorso, era stato sottratto a un 29enne pakistano, anch’esso residente in zona. Analizzando i tabulati del traffico telefonico, i Carabinieri sono risaliti all’operaio rumeno che, nel corso della perquisizione locale disposta dall’A.G., è stato trovato in possesso della refurtiva. Lo smartphone è stato così restituito al legittimo proprietario.
Sempre i Carabinieri della Stazione di Sansepolcro, inoltre, hanno fatto piena luce sul danneggiamento di un distributore automatico di bevande dell’esercizio commerciale Shop & Go, sito nel centro storico di Sansepolcro, perpetrato nella serata del 20 aprile u.s., gli autori sono stati identificati in due giovani del luogo.