Da l'Alluvione del '66 a #unargineperFirenze sono passati 50 anni. La notizia di oggi è l'esercitazione di sabato 28 febbraio che vedrà sull'argine all'ObiHall il sindaco di Firenze ed il presidente della regione Toscana. L'altra notizia è che, passati 50 anni, orfani dal Rinascimento di Leonardo da Vinci e del suo Argingrosso, Firenze è ancora a rischio. Il danno alle attività produttive (nel caso di alluvione tipo quella del '66) sarebbe pari nel solo centro storico, senza considerare il patrimonio artistico, a 2,7 miliardi di euro, e in tutta Firenze a circa 5 miliardi di euro, secondo uno studio dell'Università di Firenze e dell'Autorità di Bacino.
Nel 2015 - 2016 Firenze, in caso di nuova piena dell'Arno, si affida agli argini artificiali rimuovibili, un sistema modulare costituito in parte da gonfiabili e in parte da paratie rigide.
La Regione ha puntato su questo strumento innovativo, già utilizzato da molti paesi europei, come soluzione pratica, veloce e a costi contenuti per fare fronte ad eventuali rischi di esondazione dell'Arno. "Si tratta ovviamente di una modalità operativa temporanea, in attesa che vengano completati gli interventi gà avviati, a monte della citta (casse d'espansione ed innalzmaneto della diga di Levane), per la messa in sicurezza di Firenze" parla dunque di soluzione temporanea la Regione Toscana.Il costo a base di gara della fornitura è di circa 5 milioni per 5 anni.
Si arriva dunque al 2020-2021.Nel novembre 2013 Enrico Rossi ha assicurato che "Con la realizzazione delle casse di espansione di Figline nel 2016 si otterrà una forte riduzione del rischio, mentre con l'intervento su Levane entro il 2020 il sistema sarà in grado di reggere l'impatto di una piena simile o anche superiore a quella del '66".La buona notizia è che "Il sistema potrà essere usato anche in altre zone della Toscana".
Il sistema "temporaneo" verrà sperimentato sabato 28 febbraio a Firenze, nel corso di un'esercitazione organizzata dalla Regione in collaborazione con la Protezione Civile e con il Comune di Firenze.
La simulazione coprirà un tratto di argine dell'Arno di 100 metri, compreso fra via De Andrè, via di Varlungo e via Gobetti, all'altezza dell'Obihall. La simulazione partirà intorno alle 7.30 e si protrarrà per circa 4 ore fino alle 12.
La prima fase, fra le 7 e le 10, vedrà il montaggio e la partenza dei sei camion incaricati del trasporto del materiale sul posto. Dalle 10 alle 12 circa montaggio degli argini gonfiabili lungo la sponda dell'Arno.
All'iniziativa sarà presente Erasmo d'Angelis, responsabile della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle risorse idriche.
Per montare 3,5 km di argini gonfiabili sono necessari 16 uomini in massimo 4 ore (da quando si prendono al magazzino a quando sono perfettamente funzionanti), più 10 mezzi mobili (camion e furgoni).
Per montare 2,2 km di paratie sono necessari 16 uomini in massimo, 4 ore (dal magazzino al funzionamento) più 5 camion.Per ottenere lo stesso risultato di tempo, lunghezza e altezza dei sacchi di sabbia sono necessari 7000 uomini e 200 camion (sostanzialmente un'ipotesi irrealizzabile).Ad oggi, grazie allo sbassamento delle platee di Ponte Vecchio, esonderebbero nel centro di Firenze per un evento tipo '66 non più di 5-6 milioni di metri cubi di acqua. Nel 1966 a Firenze sono esondati invece circa 70 milioni di metri cubi (fonte: Piano stralcio Rischio idraulico Dpcm 5/11/1999).La capacità del fiume a Ponte Vecchio, che rappresenta il punto più critico, nel 1966 era di 2500 mc/sec.
Oggi nello stesso punto la capacità è di circa 3400 mc/sec. La massima altezza d'acqua sopra i parapetti all'altezza della Biblioteca nazionale è di circa 1 m.Schema di installazione di argini e paratie1. Sistema di barriere gonfiabili in sponda destra tra Varlungo e il ponte di San Niccolò per una lunghezza complessiva di 2,3 Km.2. Paratie soprastanti il muro d'argine sinistro in località Nave a Rovezzano per circa 200 m.3. Sistema di barriere gonfiabili in sponda sinistra in località Nave a Rovezzano, da posare sulla testa dell'argine esistente.
Lunghezza del tratto a 460 m.4. Sistema di barriere gonfiabili in sponda sinistra a monte del ponte Giovanni da Verrazzano, da posare sulla testa dell'argine esistente. Lunghezza del tratto a 550 m.5. Sistema di barriere gonfiabili in sponda sinistra per un tratto di 250 m tra il ponte di Giovanni da Verrazzano e il ponte San Niccolò.6. Paratie soprastanti la spalletta d'argine destro tra Santa Croce e il ponte alle Grazie per circa 250 m.7. Paratie soprastanti la spalletta d'argine destro tra il ponte alle Grazie e il ponte Santa Trinita per circa 700 m.8.
Sopralzo con paratia del muro d'argine sinistro in corrispondenza della traversa di San Niccolò per circa 350 m.