Dopo una maratona lunga 12 ore il Consiglio comunale di Firenze ha approvato con 23 voti a favore (PD) e 7 contrari (FI, SEL-FRS, M5S, FdI e Gruppo Misto) il Bilancio annuale 2015, bilancio pluriennale 2015-2017, bilancio armonizzato 2015-2017, piano triennale investimenti, programma triennale dei lavori pubblici, relazione previsionale e programmatica e piano delle alienazioni e valorizzazione. Maria Federica Giuliani (Presidente Commissione Cultura e sport): “Il Bilancio comunale conferma, come sottolineato nella sua relazione dal sindaco Nardella, come la cultura sia sempre più al centro dell’azione amministrativa e come sia, inderogabilmente, un obbiettivo prioritario.
La presenza ed il gradimento dei tanti turisti confermano positivamente le scelte dell’amministrazione comunale e l’attenzione del Ministro Franceschini per Firenze. Un’ulteriore conferma è l’accordo, siglato oggi dal Ministro, con la previsione della clausola sociale, come richiesto dai sindacati. Sia i musei civici che quelli statali – aggiunge la Presidente Giuliani – hanno registrato in questi ultimi mesi un “boom” di visitatori grazie alle capacità di mantenere ed arricchire l’offerta e la proposta culturale.
Strumenti nuovi, quale la tessera annuale per visitare i musei civici fiorentini, rivolta all’intera città metropolitana, sono un’ulteriore conferma e seguono questo indirizzo. L’abbattimento dell’Imu, per la quota parte comunale, per cinema e teatri vuole essere un segnale concreto di sostegno alle tante realtà culturali. Confermata – conclude la Presidente Giuliani – l’attenzione ai visitatori diversamente abili per i quali è prevista la gratuità per loro e per i loro accompagnatori”.“Molto soddisfatti per l’approvazione (22 voti a favore, 3 non votanti) dell’Odg che chiede di estendere l’esenzione IMU anche ai nuovi insediamenti produttivi provenienti da trasformazione tramite perequazione di edifici non assoggettati ad IMU perché inagibili”.
Questa la dichiarazione dei consiglieri del Partito Democratico Cosimo Guccione e Cecilia Del Re. “In questo modo – proseguono Guccione – cerchiamo di velocizzare la buona trasformazione della nostra città, incentivando nuovi investitori a riqualificare le zone più degradate della città!”. “Con questo Odg – conclude Del Re – uniamo l’intento della delibera sull’IMU oggi approvata – ovvero l’attrazione di nuovi investimenti sul territorio e la creazione di nuovi posti di lavoro – con la riqualificazione di quegli immobili non agibili presenti sul territorio di Firenze”.Questo l’intervento del vice capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai: “Troppo poco per le imprese.
Le agevolazioni Imu e Tasi a favore delle imprese si confermano, ancora una volta, ben al di sotto delle aspettative e decisamente inferiori a quanto deliberato in molti altri comuni italiani. L’unica novità che possiamo registrare con favore è la scelta, alla quale abbiamo contribuito, di introdurre l’aliquota agevolata Imu per coloro che pagano per un immobile che gli è stato occupato abusivamente. Ci saremmo aspettati una parola sugli interventi a sostegno delle attività interessate dai cantieri della tramvia e sul loro rispetto in tempi e modalità.
500mila euro di sgravi fiscali sulla Tari non sembrano davvero un grande sforzo, e attendiamo che la giunta comunichi a breve di aver individuato almeno quei 200mila euro che occorrono per estendere queste agevolazioni alla categoria ‘uffici, agenzie e studi professionali’, come deciso dal consiglio comunale che di recente ha approvato il mio ordine del giorno in merito”.
"Ho presentato un ordine del giorno per chiedere che la detrazione per i figli a carico, venisse estesa dai 18 ai 26 anni, residenti nel nucleo familiare. Mantenendo il contributo pari a 35, 00 per figlio. Riducendo l’importo massimo a 200,00 per estendere a più nuclei familiari la possibilità di ricevere la detrazione. Ovviamente – spiega la consigliera del Gruppo Misto Miriam Amato – è stato bocciato, da questa maggioranza che mentre bocciano gli emendamenti dell’opposizione presentano ordini del giorno identici e scopiazzati, per porre la bandierina, com’è appena successo ai colleghi Grassi, Trombi e Verdi.
Non è neanche una novità atteggiamenti simili si erano già visti in commissione. Personalmente inorridisco davanti ad un atteggiamento simile, non prendono in giro l’opposizione ma il loro elettorato e anche tutti i cittadini. Noi lo voteremo il loro ordine del giorno, perché ci interessa che chi ha un disabile a carico abbia delle detrazioni. Presentando – conclude Miriam amato – anche un ulteriore ordine del giorno per affrontare concretamente il problema delle barriere architettoniche, riconoscendo delle agevolazioni per tutte quelle strutture che nonostante siano cliniche specializzate hanno ancora enormi limiti di accessibilità”.
“Sono rimasto sgomento di fronte alle affermazioni del sindaco - afferma il consigliere Trombi di Firenze Riparte a Sinistra - che definisce “di sinistra” l’operato dell’amministrazione, e ancor di più per l’entusiasmo del primo cittadino e della maggioranza di fronte ai tagli attuati dal governo, visto l’orgasmo di aggettivazioni superlative di cui il sindaco ci ha fatto partecipi nel raccontarci come la giunta si adopererà perché, per l’ennesima volta, i dettami di Roma vengano applicati con scrupolo nella nostra città." “Noi non abbiamo alcuna intenzione di essere i primi ad aprire la strada a pericolosi tentativi di privatizzare la pubblica istruzione" prosegue Trombi “A noi non sembra di sinistra mettere i comuni nelle condizioni di poter svendere il proprio patrimonio, e tantomeno farlo appena se ne ha la possibilità; non ci sembra di sinistra dare a comuni come il nostro, desiderosi di farlo, una scusa per privatizzare servizi essenziali, come la scuola dell’infanzia; non ci sembra di sinistra tagliare le tasse a tutti in maniera indiscriminata - ci sembra invece una grave ingiustizia; non ci sembra di sinistra permettere che chi vince gli appalti sfrutti poi i lavoratori e le lavoratrici, usi i turni di lavoro come forma di mobbing e di pressione, abbassi la qualità dei servizi erogati, specie se si parla di cultura e istruzione - con il tacito assenso del Comune; non ci sembra di sinistra promuovere grandi opere che poi, sempre, finiscono per produrre malaffare e disastri ambientali" “Io contesto la ricetta, che il sindaco rivendica come “di sinistra”, per cui un comune che esternalizza, se coinvolge i privati nel suo disegno, allora sarebbe un comune di sinistra.
Anzitutto ci sono dei servizi che non possono e non devono essere esternalizzati, perché è giusto che nessuno possa lucrarci sopra in alcun modo, perché sono servizi essenziali che abbiamo il dovere non solo di garantire - cosa di cui l’amministrazione si accontenta evidentemente - ma anche e soprattutto che devono essere di qualità, coerenti, organizzati in modo globale; che devono garantire la dignità e la professionalità di chi ci lavora, e garantire anche chi di questi servizi fa uso" “Per altro abbiamo già visto il modo con cui questa amministrazione gestisce i rapporti con il privato, basti pensare ai lavoratori e alle lavoratrici delle biblioteche: a noi sembra che l’amministrazione, una volta levatosi il pensiero, lasci tutto in mano ai privati, senza controlli seri, senza preoccuparsi dei lavoratori, senza preoccuparsi della qualità dei servizi…Quando non si assumono atteggiamenti accomodanti nei confronti di chi vuole investire a Firenze.
Un comune di sinistra a nostro avviso pone ai privati paletti che non possono essere elusi, detta regole chiare e stringenti dal punto di vista ambientale, del mercato del lavoro, della qualità. Ricordiamo tutti la bella trovata di una nota catena, presentata come l’imprenditoria illuminata dal terzo millennio, che cercò di far firmare un infame documento ai propri lavoratori in perfetto stile fine milleottocento: è questo il modo con cui si trattano i privati vicini all’amministrazione? Dà bene la dimensione di quanto sia considerata autorevole e di sinistra la nostra amministrazione, se un'azienda pensa di potersi permettere di azzardare simili schifezze." “Sulla scuola, noi non siamo d’accordo con l’annuncio spot “noi non chiuderemo una sezione, nemmeno una classe”, è un annuncio puramente quantitativo, non c’è alcun riferimento alla qualità, ai lavoratori, ai nostri figli.
E non ci raccontino che non ci sono alternative: sicuramente da soli non sono stati capaci di trovarle, ma ci sono eccome. Per noi il punto è “noi non solo non chiuderemo una classe, ma quella classe avrà la dignità di tutte le altre, con due insegnanti, inquadrati, pagati e riconosciuti come tali, non con un insegnante al mattino e il pomeriggio chissà quale educatore di chissà quale cooperativa con chissà quale programma.” Conclude Trombi.“Papà… Papà… Che differenza c’è tra la teoria e la pratica? Iniziava così una vecchia e famosa barzelletta su Pierino.
E la risposta migliore è arrivata oggi dal sindaco Nardella e dalla giunta comunale: il bilancio 2015 del comune di Firenze doveva essere basato, in teoria, sulla tutela della famiglia e sugli aiuti ai settori economici più colpiti dalla crisi mentre, in pratica, per le famiglie aumentano le tariffe dei parcheggi e diminuisce l’età dei figli detraibili dalla TASI, così come per i settori colpiti dalla crisi aumenta la tassa di soggiorno e la tassa sull’occupazione del suolo pubblico”. Questo il commento di Francesco Torselli, capogruppo a Palazzo Vecchio di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, in merito al bilancio previsionale 2015, presentato oggi dal sindaco Nardella. “Vediamo nel dettaglio - spiega Torselli - questi aiuti alle famiglie ed ai settori economici in difficoltà: le famiglie fiorentine non potranno più detrarre dalla TASI - spiega Torselli - un bonus per ciascun figlio a carico, come accadeva in passato, se questo figlio avrà più di 18 anni (fino a quest’anno il bonus poteva essere detratto fino ai 26 anni di età del figlio), mentre un settore come quello del turismo, vitale per la nostra città, sarà tartassato dall’aumento della tassa di soggiorno, dalle tariffe per l’ingresso in città dei bus turistici e dall’aumento dei biglietti per i musei fiorentini.
Per non parlare dell’aumento della COSAP, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico che penalizza in maniera trasversale tantissimi settori produttivi ed economici cittadini”. “Un capitolo a parte - conclude il capogruppo di FdI-An - riguarda le multe e la sicurezza stradale. Il sindaco Nardella ha invitato l’opposizione a non parlare dell’aumento delle multe messe in bilancio, perché anche grazie a queste multe, secondo il sindaco, sarà migliorata la sicurezza stradale in una città che negli ultimi mesi ha già contato 9 vittime di incidenti stradali.
Ebbene noi di questo argomento ne parliamo eccome, infatti se nel bilancio 2015 leggiamo un aumento di 2 Milioni e 700 Mila Euro derivanti da nuove multe elevate a danno dei cittadini, in città non troviamo alcuna traccia di quei lavori per la messa in sicurezza di via Pistoiese, la strada dove sono stati investite ed uccise la maggior parte di quelle vittime di cui parla il sindaco e che, rispondendo ad una nostra interrogazione, la giunta aveva detto di concludere entro il 31 di marzo 2015, ovvero entro oggi”.La consigliera Cristina Scaletti (La Firenze viva), intervenendo oggi in Consiglio Comunale sulla delibera di bilancio, ha dichiarato: "Sugli impianti Sportivi Comunali: il sindaco Nardella e la sua giunta (e la maggioranza di Palazzo Vecchio ovviamente ha votato a favore) hanno deciso che gli asciugacapelli per i bambini che frequentano gli impianti costeranno 0.40 € oltre i 4 minuti di utilizzo e che saranno messi a pagamento (0.50€/ora) i parcheggi pertinenziali quando ci sono gare, partite e manifestazioni sportive.
Così saranno sempre più numerosi i bambini che faranno sport e i genitori che li accompagneranno alle gare e alle partite. Proprio una politica a favore dell'avviamento sportivo. Complimenti!” E commentando il bilancio nel suo complesso ha aggiunto: “Del resto, quando i vari governi Berlusconi o Monti provarono a fare tagli agli Enti Locali o alla cultura, all’istruzione, all’insieme dei beni comuni, ci fu una sollevazione popolare anche da parte di chi ora sta in silenzio di fronte ad un analogo attacco da parte dell’attuale governo. E oggi assistiamo al Pubblico che rinuncia a svolgere funzioni che gli sono proprie: la scuola, l’istruzione, la salute, l’acqua, i beni comuni, la cultura, sono proprietà dei cittadini e deve gestirli lo Stato, che ne deve garantire la funzione civica e sociale nonché la fruizione pubblica.
Quando si accetta che il governo tagli in questo senso, sulla sanità, sulla scuola, sulla cultura, quando si accetta che il Comune di Firenze tagli sulla scuola dell’infanzia come sta facendo, si fa una scelta precisa, politica, si sceglie che il bene comune diventi bene privato; una scelta grave tanto più in un momento come questo dove le persone sono ancora più deboli, perché non è vero che siamo fuori dalla crisi e i deboli segnali che ci arrivano in questo senso, non sono frutto di azioni messe in campo da questo governo, ma di contingenze internazionali come il costo del petrolio e le politiche degli Stati Uniti.
I servizi alla persona, se privatizzati, acuiscono la crisi sociale e personale di ognuno. Che Stato è uno Stato che taglia sui beni essenziali? Che Stato è lo Stato che permette che siano i privati, per quanto bravi e capaci, a gestire beni comuni? Il sindaco Nardella e il presidente del Consiglio fanno una scelta precisa molto lontana dai cittadini e dal dettato costituzionale. “