Oltre sessanta interventi per scongiurare nuovi allagamenti. Per tredici di questi, particolarmente importanti, del valore complessivo 2,3 milioni, il Comune insieme al Genio civile e al Consorzio di bonifica chiederà alla Regione l’inserimento nel Documento operativo per la Difesa del suolo (Dods). Si conclude così la prima fase del tavolo tecnico istituito dall’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli all’indomani dell’evento eccezionale di Ferragosto insieme al Genio civile e al Consorzio. Il lavoro del tavolo, voluto dal sindaco e coordinato dall’assessore alla Protezione civile, è partito dall’analisi delle criticità dei corsi d’acqua del reticolo minore, per individuare le cause specifiche degli allagamenti zona per zona e gli interventi di regimazione necessari.
Complessivamente sono stati previsti oltre 60 interventi. Alcuni in parte già attuati, altri di prossima realizzazione da parte dell’amministrazione nelle prossime settimane con un investimento di circa 100mila euro di risorse comunali.
Per quanto riguarda i tredici interventi (del valore di 2,3 milioni tra progettazione e realizzazione) per i quali verrà richiesto l’inserimento nel Dods, si tratta di opere di regimazione delle acque e di riduzione del rischio idraulico nelle aree urbane da effettuare sul fosso delle Fonti, il borro delle Argille e il fosso delle Fornacelle per la zona di Grassina; di opere sull’Isone e interventi di laminazione e anti-erosione nel centro abitato di Antella; di interventi sul borro Cascianella a Capannuccia e sul borro di Rapale a Quarate. Previsti inoltre interventi di piccola-media entità per ciascuno dei corsi d’acqua del reticolo minore.
Un finanziamento straordinario in arrivo dalla Regione pari a 160mila euro consentirà inoltre di avviare nei prossimi mesi i lavori per la messa in sicurezza idraulica nel centro abitato di Antella con il nuovo impianto fognario in via Labriola. Il finanziamento in questo modo permetterà di “liberare” risorse per il Comune, dando copertura anche ai primi lavori necessari per la messa in sicurezza di Grassina.
“Si tratta del primo necessario e importantissimo passo per realizzare opere attese da decenni – dichiara l’assessore alla Protezione civile Francesco Pignotti -. Sono opere complesse, che richiedono tempo e finanziamenti importanti. Questa perciò è la strada da percorrere: progettare in maniera congiunta tra enti coinvolti, richiedere finanziamenti regionali e poi realizzare le opere. È una priorità assoluta per il nostro territorio ed è l’ora di affrontarla in maniera strutturale come stiamo facendo”.“Chiederemo alla Regione di inserire nel Dods e di dare priorità a 13 dei progetti individuati – aggiunge il sindaco Francesco Casini –. Alla luce di quanto accaduto a Ferragosto, non possiamo perdere tempo. Nel frattempo inizieremo i primi interventi finanziati direttamente dall’amministrazione, anche grazie alle risorse straordinarie recentemente reperite attraverso la Regione”.