Firenze, 2 agosto 2022- Non sono soddisfatti il presidente della Regione Toscana e il sindaco di Firenze dopo l’incontro di questa mattina con i vertici di Ferrovie dello Stato e Rfi sulla questione del nodo fiorentino dell’Alta Velocità. Ci sono infatti ulteriori rallentamenti sul cronoprogramma che vengono giustificati dal mutato evolversi dell’andamento dei lavori pubblici in seguito all’aumento del costo delle materie prime e dell'energia. Il presidente della Regione e il sindaco sono decisi a non mollare e a lottare con fermezza e determinazione perché il governo si renda conto di quanto “sia insopportabile per i toscani assistere a continui rinvii e ad un andamento così frammentario dei lavori da parte delle Ferrovie dello Stato e Rfi”
“Ci è stato presentato un quadro di sviluppo dei lavori – spiega il presidente - con un crono programma che porta al 2028 la fine del cantiere per il sottopasso e la successiva entrata in funzione delle linee dell’Alta velocità. Un ritardo rispetto a quanto fino ad ora presentato. Rfi ha comunicato che è necessario bandire una gara d’appalto da pubblicare il 10 agosto, l’inizio reale dei lavori del tunnel è solo nell’aprile prossimo, con slittamento di scadenze rispetto a quanto c’era stato presentato in precedenza, quando a settembre di quest’anno si doveva partire con la talpa.
Abbiamo sollecitato una maggiore considerazione dell’importanza del nodo di Firenze nelle priorità d’azione da parte di Ferrovie dello Stato e di Rfi, ripromettendoci di sollecitare il Governo per un’opera che non interessa solo Firenze e la Toscana ma che è strategica per il destino dell’Alta velocità nella tratta più importante, che è quella dorsale centrale da Roma a Milano. Oggi, del mancato utilizzo del tratto ferroviario sotterraneo, ne risente tutto il sistema del rapporto pendolare e regionale per il quale la Regione Toscana paga a Trenitalia più di 300 milioni l’anno di contratto di servizio.
Sono sempre più numerosi i treni in alta velocità che vanno direttamente da Roma a Milano o che si fermano solo a Bologna. Lo stato dei cantieri già molto avanzati in via Circondaria, in viale Belfiore, come a Campo di Marte rappresenta agli occhi dei cittadini uno stato di degrado. Non comprendiamo perché da parte di Ferrovie dello Stato si sia sottovalutata l’importanza del nodo fiorentino e del completamento dei lavori. Dal 1996 quando fu siglato il primo accordo di programma fra Regione, Comune e Stato sono trascorsi 26 anni e non si è colta nemmeno l’opportunità del Pnrr per accelerare e realizzare il tunnel Alta velocità su Firenze.
Siamo delusi, ma lotteremo con fermezza e determinazione perché il governo si renda conto di quanto sia insopportabile per i fiorentini assistere a continui rinvii e ad un andamento così frammentario dei lavori da parte delle Ferrovie dello Stato e Rfi.
Il presidente e il sindaco solleciteranno nelle prossime settimane solleciteranno una riduzione dei tempi prospettati e chiederanno che siano individuate anche nuove soluzioni tecniche. Saranno vigili sul rispetto dei tempi. “Non possiamo tollerare – dicono- ritardi e rallentamenti dei lavori di questa opera prioritaria e strategica a livello nazionale”
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“Ci aspettiamo di più sui tempi di realizzazione dell’opera - ha detto il sindaco di Firenze-, e sono ancora insufficienti le rassicurazioni sulla realizzazione del people mover tra la stazione Foster e Santa Maria Novella. “Ci aspettiamo inoltre - ha proseguito il sindaco - che arrivino il prima possibile alla città i 60 milioni di euro che mancano dei 90 previsti nella convenzione tra Comune di Firenze e RFI firmata nel 2011, che servono per realizzare le opere correlate al sotto-attraversamento. Noi vigileremo con la massima attenzione, anche perché da maggio i lavori sul cantiere della stazione Foster sono sostanzialmente interrotti e devono riprendere quantomeno per la manutenzione straordinaria del cantiere e della parte di opera già realizzata, per evitare ammaloramenti e quindi ulteriori spese”.
"Nel confronto tenuto stamani con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella sono state illustrate le motivazioni che hanno condotto a uno slittamento dell’avvio dei lavori per il sotto-attraversamento ferroviario del capoluogo fiorentino e le decisioni assunte da RFI per iniziarli nel minor tempo possibile, con scelte che ne assicurino una pronta ed efficace esecuzione. Il tutto con l’obiettivo di poter riassorbire questo ritardo iniziale durante l’esecuzione dei lavori e la successiva messa in esercizio delle nuove infrastrutture, tunnel e stazione AV.
Purtroppo all’origine dello slittamento ci sono state cause di forza maggiore ben note, che non hanno riguardato solo Firenze, quali l’imprevedibile e consistente aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Questo ha imposto una completa revisione delle tariffe dei bandi di gara per gli appalti in opere pubbliche, anche quelle incluse nel PNRR, e una loro riprogrammazione dopo l’intervento del Governo con il DL Aiuti.
Nel corso dell’incontro il Gruppo FS con RFI ha riaffermato la propria convinzione sulla strategicità dell’opera, di cui trarranno vantaggio sia i treni dell’Alta Velocità sia, e ancor più, quelli regionali e metropolitani che potranno disporre, in modo esclusivo, della rete di superficie, con effetti positivi sia sulla regolarità del servizio sia sul suo eventuale potenziamento, in termini di frequenza e numero di corse.
Sono state poi fornite dettagliate informazioni sui prossimi passi. Entro il 10 agosto sarà pubblicato il bando di gara relativo all’appalto, da oltre un miliardo e cento milioni di euro, per la realizzazione del passante e della Stazione AV di Firenze, con l’obiettivo di procedere alla consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria entro il corrente anno. Intanto la Società Infrarail Firenze ha già affidato alla Società Herrenknecht l’esecuzione degli interventi di revamping della TBM (la talpa che dovrà eseguire lo scavo) presso il cantiere di Campo Marte.
Dal primo agosto sono state avviate le attività propedeutiche allo smontaggio della macchina che proseguiranno fino a marzo accompagnate da quelle di revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio. Entro la fine di marzo, completate tutte le operazioni e i test preliminari, la macchina potrà essere accesa. Parallelamente proseguiranno con la Società IFR nel cantiere della Stazione AV una serie di attività propedeutiche alla prosecuzione dei lavori affinché terminino nei tempi programmati.
La Società IFR continuerà a garantire fino all’avvio delle attività di scavo la custodia, la gestione e la manutenzione dei cantieri, l’esecuzione delle attività propedeutiche in stazione, il supporto alla Società Herrenknecht per il revamping della TBM. E assicurerà la propria presenza ed il proprio supporto durante tutta l’esecuzione dei lavori in qualità di progettista dell’Opera. Inoltre sempre IFR progetterà e realizzerà la nuova fermata di Circondaria contigua alla stazione AV, che gode di un primo finanziamento nel PNRR e per la quale è in avvio la Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e inizierà la progettazione del People Mover tra Firenze Santa Maria Novella e la stazione AV".
"Ci sono ben altri motivi che riguardano da vicino la vita di tanti toscani e di tanti italiani per sdraiarsi sui binari, non certo quello di risparmiare qualche minuto per la fermata di un treno" commentato da FDI.
"A proposito del people mover annunciato dal Presidente della Toscana lo scorso anno con un costo stimato in 75 milioni di €, è bene ricordare che a differenza di quanto da lui stesso annunciato il people mover è fuori dai finanziamenti PNRR. Come si può leggere nel sito dedicato e curato dalla stessa Regione Toscana le disponibilità ammontano a '45,6 milioni € per la nuova stazione Belfiore dell'alta velocità' e sappiamo che sono destinate alla nuova fermata Circondaria, ancora da progettare. Come il people mover.
Fuori la navetta dal PNRR come sono fuori il sotto-attraversamento e il completamento della stazione Foster. Giani e Nardella si dicono delusi dal Governo, ma il PD è un pilastro del Governo Draghi. Forse si sarebbero dovuti sdraiare entrambi davanti al Nazareno dato che hanno definito questa decisione come un errore strategico.
Dopo l'incontro di oggi con i vertici di Fs e Rfi emerge che la talpa inizierebbe a scavare da aprile 2023 invece che dal prossimo settembre e che il sotto-attraversamento sarebbe pronto nel 2028 invece che nel 2026. Se fosse vero non si comprenderebbe la durezza delle dichiarazioni di Giani e Nardella, pronti alla lotta con fermezza. Due anni in più su una vicenda che dura da oltre trenta non scandalizzerebbe troppo. La realtà è che per completare l'opera, sotto-attraversamento e stazione Foster, occorre 1 miliardo di € che Ferrovie dello Stato e Rfi non vogliono tirare fuori perchè lo scenario è totalmente mutato da quando era stata progettata.
Fs e Rfi dovranno rispondere delle loro responsabilità e chiarire cosa intendono fare visto che è già stato scavato il maxi camerone alla Foster ma il PD non ha più la credibilità per affrontare la questione. Giani e Nardella farebbero meglio a chiedere un'alternativa concreta invece di aggiornare a vuoto ogni sei mesi la partenza dei cantieri e di annunciare lotte e risarcimenti che rischiano soltanto di prolungare sine die questa tragicommedia" dichiarano il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli e il consigliere comunale FdI Jacopo Cellai.