Dopo l'alluvione che ha colpito ieri sera il grossetano la Toscana esprime solidarietà per tutti coloro che hanno subito pesanti danni a case e attività economiche.
Il Comitato Direttivo di Anci Toscana è solidale con i sindaci della Maremma che stanno affrontando in queste ore una situazione di grave emergenza. "Anci Toscana è vicina ai sindaci della Maremma - ha detto la presidente Sara Biagiotti a conclusione della riunione che si è svolta oggi pomeriggio a Firenze -. Invieremo subito una lettera al Presidente della Provincia di Grosseto e tutti i Comuni del grossetano sollecitando un aiuto concreto per i Comuni colpiti dai danni del maltempo, così come abbiamo fatto nei giorni scorsi con Genova e la Liguria". Nel corso del Comitato Direttivo sono stati individuati anche i nuovi responsabili delle articolazioni tematiche di Anci Toscana: "Abbiamo proceduto ad una razionalizzazione ed aggregazione dei dipartimenti, così da consentire loro di lavorare al meglio", commenta Biagiotti.«Oggi, diffidando l'Unione dei Comuni da ulteriori ritardi, sono a richiedere ancora una volta che non ci siano tempi morti e che i lavori partano immediatamente».
A scriverlo, in una lettera inviata questa mattina all’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Cecina il Sindaco di Volterra Marco Buselli, dopo i disagi che si sono verificati a Saline. «Con questa lettera – scrive il sindaco - intendo sensibilizzare codesto Ente da eventuali ulteriori ritardi sugli interventi previsti e finanziati dal 2001 per la messa in sicurezza dell'abitato di Saline di Volterra. La stessa Unione infatti, in risposta ad una mia comunicazione che sollecitava i lavori dopo l'alluvione, rispondeva «benchè tecnicamente definito, non è stato possibile avviare ancora la fase realizzativa per lo stop imposto per il 2013 a livello di spesa pubblica».
Dopo l'alluvione dello scorso anno, avevo proposto, come extrema ratio, anche di agire in sostituzione, se i lavori non fossero stati fatti, perché improrogabili. Contestualmente è arrivata all'Unione anche la diffida ufficiale da parte del Presidente della Regione Toscana Rossi, che aggiunse parole inequivocabili sulla necessità di far presto e sulle responsabilità pregresse. L'avvio della procedura di gara per la realizzazione dei lavori, sempre secondo l'Unione, ci sarebbe dovuto essere "entro l'aprile 2014”».
Questa mattina oltre 100 aziende di Cerreto Guidi si sono riunite in un comitato per richiedere lo STATO DI EMERGENZA NAZIONALE. Dopo la tromba d’aria del 19 Settembre i danni sono enormi e solo l’unione di più voci potrà dare la possibilità di essere ascoltati fino a ROMA in Parlamento e ottenere lo Stato di Emergenza Nazionale (al momento è stata data solo l’Emergenza Toscana)."Concordo con le dichiarazioni del Governatore Rossi, i vincoli di spesa imposti dal Patto di Stabilità agli Enti Locali, in questi momenti drammatici di crisi, e in particolare in presenza dell'emergenza sulla tenuta del territorio, sono intollerabili, dannosi e controproducenti e vanno assolutamente superati" - dichiara Mauro Romanelli, Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia Libertà. "Per questo la scelta del Presidente Rossi di forzare il Patto e confermare lo stanziamento di 50 milioni di euro anche per il 2015, fuori del Patto di Stabilità, finalizzati alla tutela del territorio, è da noi assolutamente condivisa, e pienamente appoggiata". "Anzi, suggeriamo di fare la stessa cosa su un altro settore, ovvero l'efficientamento energetico degli edifici pubblici, che potrebbe dare un grande contributo al risparmio di risorse e di consumo energetico, risorse che potrebbero essere indirizzate per la prevenzione del dissesto idro-geologico.
Siamo al paradosso, se non al ridicolo: le banche sono pronte ad erogare finanziamenti e a concedere mutui, data la certezza che l'investimento è in grado di ripagarsi da solo, ma gli Enti Locali non possono accendere mutui, perché considerati come investimenti che alterano l'equilibrio del Patto di Stabilità. Tutto ciò è assurdo e oggi, di fronte alla drammaticità che i fenomeni metereologici assumono, anche colpevole". "Chiediamo quindi, visto che l'efficienza energetica ha a che vedere coi cambiamenti climatici che generano le bombe d'acqua e le frane, che Rossi in qualche maniera completi il pacchetto e faccia la stessa scelta anti-rigorista prevedendo anche importanti investimenti fuori patto per l'efficienza energetica degli edifici pubblici" - conclude Romanelli.
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“Nel pieno di una situazione di emergenza che sta colpendo il centro-nord del nostro Paese esprimo solidarietà a tutti gli abitanti dei comuni del grossetano che ieri notte sono stati colpiti da una violenta alluvione. In particolare il mio pensiero va ai familiari di Marisa e Graziella Carletti, le due sorelle che hanno perso la vita travolte da un affluente del fiume Elsa mentre si trovavano nella loro auto”. Sono le parole dell’europarlamentare Pd Nicola Danti. “La tutela del territorio e la messa in sicurezza dei fiumi e dei torrenti - aggiunge Danti - è una necessità impellente, serve l’impegno di tutta la classe politica. Il nostro Paese ha già subito troppe perdite sia in termini di vite umane che di risorse economiche."
“Caro Presidente Rossi ci parli tu con Renzi? Mi chiedi perché?! Te lo spiego”: inizia così il testo della nota scritta su facebook del deputato Samuele Segoni (M5S) in risposta alle richieste fatte oggi dallo stesso Presidente della regione Toscana. Il deputato toscano è infatti primo firmatario di una proposta di legge sul dissesto idrogeologico (AC1233) presentata più di un anno fa alla Camera dei Deputati per mettere fuori dal patto di stabilità le spese sostenute per mitigare il rischio idrogeologico. “Il Governo ha insabbiato la nostra proposta in Commissione Bilancio perché non è in grado di trovare le coperture finanziarie: Parlaci tu con il tuo partito! Riguardo le opere, – prosegue - ci sembra essenziale che siano pianificate a scala di bacino e che siano valutati i rapporti costi/benefici prendendo sempre in considerazione anche alternative quali la rinaturalizzazione degli alvei e la demolizione di edifici per ricostruirli in area sicura”. “Ricordiamo – conclude la nota - che questo venerdì presenteremo un decreto M5S e lo metteremo a disposizione di tutti, qualora il governo o le forze politiche di maggioranza volessero prendere in considerazione i nostri spunti”."Dopo l'improvvisa ondata di maltempo che ha colpito la Maremma, ho intenzione di presentare, assieme ad altri deputati toscani, un'interrogazione al Governo per capire se ci sono le possibilità di prevedere un impegno straordinario in sostegno delle aziende agricole danneggiate".
E' quanto afferma il deputato del Pd Federico Gelli. "Stando a quanto dichiarato dal governatore della Toscana Enrico Rossi - continua Gelli - la Regione non può farsi più carico delle aziende agricole in difficoltà avendo già speso oltre 20 milioni in due anni dopo l'alluvione del 2012. E' evidente che il Governo deve intervenire al più presto già inserendo un emendamento nella Legge di Stabilità o con un eventuale provvedimento ad hoc per gli agricoltori colpiti dal maltempo.""Si metta fine al gioco dello scaricabarile e si lavori da subito per mettere in sicurezza la Maremma, flagellata per l'ennesima volta da un disastro che poteva essere evitato".A chiederlo sono le parlamentari toscane di Sinistra Ecologia e Libertà, on.
Marisa Nicchi e sen. Alessia Petraglia, insieme al coordinatore provinciale grossetano del partito, Marco Sabatini. "Non sono bastati i morti di due anni fa, non è bastata l’alluvione del 2012 per impegnare il Governo a investire risorse per tutelare il nostro fragile territorio - ricorda Sabatini - Lo Stato si è dimenticato della Maremma, che deve fronteggiare le numerose emergenze soltanto con i finanziamenti regionali e locali”. "Le politiche economiche degli ultimi trent'anni hanno sfruttato fino allo stremo il nostro territorio e l'ambiente, creando danni irreparabili in nome di uno sviluppo insostenibile - osserva Petraglia - L'eccezionalità di ogni evento meteorologico non può essere più un alibi, perché di eccezionalità ormai non possiamo più parlare.
Nè possiamo limitarci a scaricare tutte le responsabilità sui Consorzi di bonifica, sui Comuni e sulle Regioni perché la vera responsabilità è di chi ha governato in questi anni, affrontando le situazioni di emergenza e facendo troppo poco per la prevenzione e la manutenzione. Fronteggiare le emergenze ha costi enormemente superiori rispetto a quelli che si dovrebbero sostenere per la messa in sicurezza, destinando risorse ai Comuni, il livello ottimare per individuare le aree di intervento.
Al Governo chiediamo di lanciare, per la Maremma e per tutta l'Italia, l'unica versa grande opera necessaria, un piano straordinario per il riassetto idrogeologico, fatto di migliaia di piccole opere, preziosi investimenti per la nostra sicurezza e per il nostro futuro, con ricadute positive in termini occupazionali". "Non è l'autostrada Tirrenica a salvare la vita - osserva Nicchi - Quello che serve alla Maremma è la messa in sicurezza del territorio, non certo opere faraoniche. E’ necessario investire sulla sicurezza per impedire che si ripetano tragedie simili.
Lo avevamo già detto due anni fa e lo abbiamo ripetuto negli ultimi mesi, ma nessuno ci ha mai ascoltato. Il Governo non ha investito nemmeno un euro per la difesa del suolo maremmano, spendendo invece centinaia di migliaia di euro per la realizzazione dell’autostrada. E’ come costruire un grattacielo sulle sabbie mobili. E’ inutile costruire progetti grandiosi in un territorio che affonda. Il Governo deve dare priorità alla fragilità territoriale della Maremma, altrimenti tra due anni saremo a piangere nuovamente i nostri morti”.