Firenze, 9 dicembre 2023- Stop a tombature di fiumi e corsi d’acqua ed interventi immediati per riportare in luce quelli che ancora risultano cementificati. Sopralluogo del presidente Giani a Vaiano, stamattina, accompagnato dal sindaco Primo Bosi. Il commissario delegato per l’emergenza ha dapprima visitato uno dei luoghi simbolo del piccolo centro della Val di Bisenzio, la villa del Mulinaccio, dove oggi tanti volontari, mobilitati dal primo cittadino, si sono dati appuntamento per ripulire e spalare il fango che ancora occupa tanti spazi dello storico edificio. Successivamente Giani si è recato a Vaiano, per verificare la situazione del fosso Trescellere, fiume tombato che nei giorni dell’alluvione è letteralmente esploso invadendo le strade del paese.
“Prima – ha detto Giani - sono andato, insieme al sindaco Bosi, a visitare un luogo particolarmente colpito dall’alluvione, la villa del Mulinaccio, centro espositivo importante per la comunità di Vaiano. Bosi ha mobilitato volontari e cittadini per provvedere al recupero e alla ripulitura e accanto a lui ho potuto assistere in prima persona all’impegno di tante persone che in queste settimane hanno dovuto, in prima battuta, far fronte ai danni subiti dalle proprie abitazioni e imprese. E che stamani si sono date appuntamento per cercare di riportare alla normalità un luogo simbolo di una comunità duramente colpita. Ancora oggi, a più di un mese da quei drammatici giorni, è impressionante constatare la distruzione provocata dalla furia delle acque”.
Tappa successiva nel centro storico di Vaiano, dove oltre un mese fa il rio Trescellere, tombato negli anni cinquanta e che scorre nel ventre del paese, è esploso. “Fortunatamente – ha aggiunto Giani - scorreva sotto un capannone inutilizzato vari anni, l’ex filatura Dainelli, chiusa nel 2012. Questo ha consentito di demolire l’edificio e riportare alla luce il corso d’acqua che non sarà più tombato, così come non verranno effettuate altre tombature. Grazie a risorse regionali sarà realizzato un importante progetto di riqualificazione urbana, per garantire che il corso d’acqua che scorre lungo il centro di Vaiano possa armonizzarsi col centro storico. Un intervento che dovrà servire da monito e messaggio per tutti i Comuni toscani, per riportare in luce corsi d’acqua ed eliminare tombature ancora esistenti”.
Approfondimenti
"La lista dei comuni è stata chiesta alla Regione immediatamente dopo l'alluvione del 2 novembre; per fortuna, anche grazie al mio ultimo recente sollecito, sarà finalmente inviata lunedì 12 dicembre, come dichiarato dal commissario straordinario. Dispiace che Giani, che non si è risparmiato negli attacchi politici al governo, si sia stizzito ma ciò rientra nei compiti principali del commissario, come la produzione di tutta la documentazione necessaria per far lavorare il governo, perché, in situazioni emergenziali come questa, tutta la filiera istituzionale deve lavorare insieme.
Rimango convinta che la ricostruzione, per la quale ci vorrà tempo per essere strutturale e risolutiva, richiederà una figura simil Figliuolo con poteri straordinari per fare scelte e interventi tecnici e profondi che vadano oltre le bandiere politiche; allo stesso modo, sono convinta che si debba fare chiarezza su cosa non ha funzionato nella prevenzione e nella gestione dell'emergenza, per rispetto delle vittime. Continuerò a fare la mia parte fino al completo ripristino" dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI.
“Giani vuol querelare tutti coloro che avanzano dei dubbi su come la regione abbia gestito la difesa del proprio suolo e come stia gestendo adesso la fase post-emergenziale? Accidenti Sarà un bell’impegno denunciare più della metà dei toscani, oltre a un paio di procure che hanno aperto altrettanti fascicoli sull’accaduto…” Così la replica dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia alla battuta del governatore Giani, rilasciata a margine di una conferenza stampa, con la quale ha annunciato di voler querelare chiunque parli di inadempienze della Regione nella gestione delle conseguenze dell’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi.
“Battute a parte - proseguono i consiglieri regionali di FdI - crediamo sia doveroso ricordare al Presidente Giani che a fronte di 9 morti, decine di migliaia di famiglie danneggiate e migliaia di imprese in difficoltà, il nostro dovere di vigilare sul suo operato e, di conseguenza, anche sulle sue eventuali inadempienze, ci viene riconosciuto dall’Art. 122 della Costituzione e non certo gentilmente concesso da lui. Motivo per il quale, la minaccia di querela è decisamente infelice, inopportuna e perfino offensiva nei confronti dei cittadini toscani.
Il re è nudo, lo aspettiamo a riferire in commissione di inchiesta.“Ricordiamo inoltre - concludono i consiglieri del partito di Giorgia Meloni - che da parte nostra ci eravamo sempre sottratti alle polemiche, fino a quando il Partito Democratico non ha gettato la maschera iniziando a fare della squallida speculazione politica, utilizzando gli alluvionati per attaccare il governo nazionale. Le ‘ramanzine’ il Presidente Giani, le rivolga alla sua maggioranza, non a noi…”.