FIRENZE - Come ogni estate, torna alto il rischio di allergie.
Chi pensa infatti che durante l’estate, dopo il boom dovuto ai pollini primaverili, siano minori i rischi di attacchi, si sbaglia di grosso. Non è infatti un caso che durante l’estate aumentino le crisi allergiche, in quanto spesso il paziente parte senza le giuste misure preventive e senza una corretta informazione del luogo dove viaggia e del cibo che mangia.
Ogni stagione ha le sue peculiari forme di allergia. D’estate è elevato rischio di punture di imenotteri, ossiaapi, vespe e calabroni, per il maggior tempo trascorso all’aperto e per la maggiore superficie corporea scoperta; l’ingestione di frutta “esotica” per la suddetta cross-reatività con il latex può determinare reazioni anafilattiche, così come l’ingestione di pesce e frutti di mare crudi. Attenzione anche a frutta secca o a frutta con il nocciolo: tra i cibi più incriminati pesche, albicocche, e ciliegie.
“Non dimenticarsi di portare con se il kit di emergenza, inclusa l’adrenalina auto iniettabile - sottolinea il professor Giorgio Walter Canonica, presidente della SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica - per i soggetti definiti a rischio. In vacanza le gite sono più frequenti e se le reazioni generalizzate avvengono, bisogna avere con sé i mezzi per contrastarle correttamente ed efficacemente anche in luoghi isolati. Ovviamente non bisogna abbassare la guardia anche per gli asmatici: sempre avere dietro il broncodilatatore da usare in caso di attacco acuto”.
“Anche l’aperitivo con il prosecco può essere un problema per chi soffre di allergie alimentari – spiega il professor Oliviero Rossi, SIAAIC - i vini bianchi, notoriamente ricchi di solfiti, possono amplificare o scatenare reazioni allergiche in soggetti con asma bronchiale o allergie cutanee. Durante l’estate si rileva, inoltre, un picco di reazioni allergiche a causa delle punture di insetti, quali calabroni e vespe, soprattutto inspiaggia o picnic all’aria aperta”.
Tra i rischi a cui sono esposti i soggetti con allergie alimentari che si recano in posti esotici, ma frequenti anche in Italia, va citata l’ingestione di vari tipi di frutta “esotica” quali kiwi, ananas, mango, papaya eavocado, che ha similitudini molecolari, in gergo scientifico chiamate cross-reattività, con il lattice della gomma a cui una percentuale della popolazione è allergica. Pericolosa anche la frequente ingestione di alimenti ittici crudi che possono evocare reazioni allergiche e potrebbero essere infestati da parassiti come l’anisakis, che può trovarsi nel merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro, sardine.