Ha attraversato l’Arno a nuoto da una sponda all’altra per non farsi identificare dagli agenti, dopo essersi liberato davanti a loro di alcuni grammi di marijuana gettandoli a terra. L’episodio è successo intorno alle 15.00 di ieri alle Cascine nei pressi della fermata della tramvia di viale Washington dove un 28enne nigeriano alla vista della volante ha rapidamente tirato fuori dalla tasca un involucro contenente 12,70 grammi di stupefacente gettandoli a terra; poi, altrettanto velocemente, si è incamminato di buon passo verso il fiume tuffandosi in acqua.
I poliziotti increduli si sono subito attivati per soccorrere l’uomo che in poco tempo ha raggiunto la sponda opposta del fiume in Lungarno del Pignone, dove ad attenderlo c’erano gli operatori che lo hanno tirato fuori dall’acqua. Il fuggitivo è stato successivamente sottoposto a fermo per identificazione e denunciato per detenzione ai fini di spaccio di droga. Lo straniero era già noto alle forze dell’ordine per i suoi specifici precedenti di polizia. Nel pomeriggio la polizia ha continuato la sua consueta attività di contrasto agli stupefacenti arrestando un cittadino tunisino di 42 anni sorpreso a cedere due dosi di eroina ad un fiorentino.
Le stesse volanti, che un’ora prima erano intervenute alle Cascine, hanno sorpreso il pusher all’opera in via della Saggina. Sempre per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti è infine finito in manette un corriere della droga tunisino, questa volta fermato dai poliziotti in borghese della polizia ferroviaria a Santa Maria Novella. Gli agenti polfer, impegnati in ambito ferroviario, stavano vigilando sulla sicurezza dei numerosi viaggiatori in stazione quando hanno notato il sospetto: l’uomo, sceso da un treno proveniente da Napoli, si stava dirigendo a passo svelto verso le biglietterie automatiche guardandosi continuamente intorno.
I poliziotti, mimetizzati tra i turisti, sono subito entrati in azione scoprendo che il cittadino magrebino - un 39enne peraltro già noto alle forze dell’ordine - nascondeva nel marsupio 10 ovuli termosaldati contenenti eroina per un totale di 230 grammi di sostanza stupefacente. Da questa droga, una volta tagliata, sarebbe stato possibile ricavare anche 800 dosi di eroina che, secondo una prima stima, avrebbero fruttato sul mercato illecito degli stupefacenti intorno ai 20.000 euro.