FIRENZE - “C’è un Vangelo non ufficiale, contemporaneamente religioso e laico, al quale dovremmo abbeverarci ogni giorno. Il suo autore è un uomo, un prete e un cittadino che ha per nome Andrea Gallo. Don, per i credenti. Andrea, per i non credenti, suoi estimatori e seguaci. Un prete che per 40 anni ha detto, forte e chiaro, quello che Francesco I, Papa Bergoglio, pronuncia dal giorno della sua elezione, quasi fosse il clone di Andrea. Sono arrivati a dare del “comunista” a Bergoglio, ma ad Andrea glielo hanno dato da subito.
Prete rosso, prete da marciapiede, angelicamente anarchico: tutto perché le sue affermazioni, semplici ed operative, non venissero ascoltate e messe in pratica. Nel giorno del suo funerale il cardinal Bagnasco ne mutilò il percorso evangelico, falsificandone la missione. Inviso alla Chiesa clericale, quella praticante il potere temporale più che il Vangelo, Andrea è stato dichiarato insostituibile da Doria, Sindaco di Genova. Come dargli torto. Sentite i primi movimenti del suo stare in mezzo alla gente e nelle loro sofferenze: “La mia preghiera mattutina, in chiesa, è, Dio mio, oggi dammi la forza di essere uomo, dammi la forza di essere cristiano”.
E ancora:“Spalancare le braccia per accogliere è il gesto che faccio più spesso, da quando la ragione e il cuore mi aiutano a vivere”, “Cambiare cultura è decidere tra la vita e la morte, tra la speranza e il suicidio”, “Noi vogliamo cambiare la società, anche perché solo attraverso questo impegno possiamo cambiare noi stessi.
Se ti incaricassero di correggere le storture economiche e culturali del nostro paese da chi cominceresti? A questa domanda Andrea, già consunto dalla malattia ma ancora lucidissimo, rispose: dagli ultimi!”
Sono queste le parole dell’autore Luigi Monardo Faccini che, a suggello di un'amicizia più che ventennale con il prete genovese, ha curato il libro Don Gallo – Ama, e fa ciò che vuoi (Guanda, 2014), a partire dai ritratti video Andrea dicci chi sei (2002) e Fiore pungente (2010) prodotti da Marina Piperno, e dal libro Trafficanti di sogni (i libri dell’Ippogrifo, 2004)
Il film-ritratto Andrea dicci chi sei che condensa in un’ora un'intervista fluviale girata a Genova nell'agosto 2002 quando, a don Andrea Gallo che aveva 74 anni, l’associazione culturale Ippogrifo Liguria e il Comune di Lerici assegnarono il premio Gente di strada, destinato a chi si batte contro l’esclusione. E' il racconto, semplice quanto straordinario, di un uomo che divenne sacerdote nel 1959, lasciò i salesiani e scelse la strada per applicare il Vangelo e accogliere gli ultimi.
Il libro Ama, e fa ciò che vuoi restituisce Don Gallo al suo alveo storico, teologico e politico, raccontandolo dagli anni del noviziato genovese all’esperienza missionaria
in Brasile, dal percorso educativo nella nave-riformatorio Garaventa alla Comunità
Ecclesiale di Base del Carmine, dal soccorso e reinserimento dei tossicomani alla
pratica della solidarietà liberatrice, opposta alla solidarietà caritativa che mantiene nella subordinazione e nella povertà chi ne è vittima.
Entrambe le opere saranno presentate al pubblico giovedì 26 giugno, al Cinema Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo, 6, ore 21.30) in una serata organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con il Laboratorio Immagine Donna.
Il programma inizia alle 21.30 con la proiezione del film-ritratto Andrea dicci chi sei.
A seguire ci sarà la presentazione del libro Don Gallo - Ama, e fa ciò che vuoi a cura di Luigi Monardo Faccini e della produttrice Marina Piperno.
Intervengono le registe Matilde Gagliardo e Silvia Lelli.
Biglietti: intero €6, ridotto € 5