Afghanistan, il sindaco Nardella: “Pronti a fare la nostra parte”

Torselli (FdI): "Ai profughi sia garantito il soggiorno negli USA: chi rompe paga e i cocci sono suoi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2021 18:07
Afghanistan, il sindaco Nardella: “Pronti a fare la nostra parte”

Firenze, 17 agosto 2021- "Firenze, città aperta, è pronta a fare la sua parte di fronte al dramma umanitario che si sta consumando in Afghanistan nella totale e colpevole indifferenza dell’occidente. Accoglieremo le donne e i profughi afghani che riusciranno a fuggire da Kabul e dalla violenza cieca dei Talebani" è l'annuncio pubblicato a mezzo Facebook oggi pomeriggio dal sindaco di Firenze, Dario Nardella.

"Le immagini che arrivano dall’Afghanistan preoccupano tutti noi. Sono uno strazio. L’Occidente non può permettere che così tante persone perdano la libertà e la vita. È necessario garantire corridoi umanitari e protezione a donne e minoranze. Bisogna fare qualcosa, subito" aveva anticipato ieri lo stesso Nardella.

"La smania di protagonismo del Sindaco Nardella ha ormai raggiunto vette inesplorate. Pur di far parlare di se, il primo cittadino di Firenze ormai è pronto a tutto, così, appena appreso della crisi in Afghanistan, ha subito proposto Firenze come luogo di accoglienza per i profughi! Il tutto, attraverso l'immancabile post su Facebook - mai dimenticare l'importanza di un like, vero Dario? - tralasciando però un piccolo particolare: se veramente venisse ascoltato, non basterebbe l'intero territorio comunale per accogliere i profughi in fuga dalla follia talebana!Cercando di essere seri e tralasciando le sparate 'acchiappa-like' di Nardella, le nostre istituzioni siano fin da subito in prima linea affinché gli Stati Uniti d'America, unici e soli responsabili della situazione venutasi a creare a seguito della decisione di Joe Biden - che nella notte ha fatto un discorso a dir poco vergognoso - di ritirare le truppe dall'Afghanistan, garantiscano il diritto di soggiorno a tutte le donne e gli uomini che vorranno lasciare il paese caduto nelle mani degli estremisti.Un vecchio detto popolare recita: 'chi rompe paga e i cocci sono suoi'.

In questo caso a rompere sono stati gli USA e pertanto a loro spetta garantire il diritto di asilo a chi, giustamente, non vuole arrendersi a vivere in un paese governato da folli barbari esaltati". Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana.

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“Apprendiamo la volontà del Sindaco Nardella di voler ospitare le donne e i profughi afghani a Firenze” dichiara il Capogruppo e Commissario della Lega Salvini Firenze, Federico Bussolin. “Al Sindaco - continua - chiediamo prudenza, attraverso un modus operandi lontano dalla gara di solidarietà con il Sindaco di Milano Sala, ma bensì attendendo opportune indicazioni dai rispettivi organi, Ministero dell’Interno in primis”.“Prima dell’operato dell’allora Ministro Salvini, la sinistra di cui Nardella fa parte ci aveva abituato alla centralità delle cooperative che hanno portato allo sfruttamento dei clandestini in Italia.

Occorre evitare quindi annunci senza scopo, scongiurando l’eventualità che da domani chiunque sbarchi in Italia si dichiari afghano”.“Auguriamo al Sindaco Nardella - conclude - un lavoro maggiormente proficuo sulla politica amministrativa del Comune di Firenze, lasciando a chi di dovere la risoluzione di drammi internazionali”.

“A causa di quello che sta accadendo in Afghanistan, sono già milioni i possibili profughi che potrebbero raggiungere l’Europa. Nardella si affretta a definire Firenze ‘città aperta’, preparandosi a dare accoglienza indiscriminata a coloro che arriveranno (ovviamente con tutto ciò che ne consegue in termini di business economico)”, dichiara Alessandro Draghi, Capogruppo di FdI a Palazzo Vecchio.

“Le responsabilità americane ed il disarmo ordinato dal democratico Biden hanno lasciato il paese nel caos e ora ci si aspetta che sia l’Europa a provvedere al sostentamento e all’asilo dei fuggitivi. Un copione già visto che torna a ricordarci quanto siano ingiustificabili certe ‘guerre preventive’, caldeggiate dai sostenitori della pace e dei diritti. Personalmente, ero ancora al liceo quando manifestai la mia contrarietà all'operazione ‘Enduring Freedom’: evidentemente ci vidi lungo”, prosegue il Consigliere.

“È impensabile che a Firenze si possa affrontare un’ondata di nuovi ingressi, considerando che - per colpa delle politiche scellerate e buoniste del PD - abbiamo offerto un tetto a migliaia di stranieri. Basta sudditanza nei confronti degli USA: questi ultimi si assumano le proprie responsabilità, militari e civili”, conclude Draghi.

Eppure si tinge di rosso anche il palazzo comunale di Bagno a Ripoli. E stavolta non è un “vestito” a festa, ma un “urlo di dolore verso la lesione dei diritti umani” che sta avvenendo in Afghanistan con la restaurazione del regime dei talebani. Così lo definiscono le rappresentanti della Commissione comunale per la Pace e i Diritti promotrici dell’iniziativa. Un gesto simbolico, al via da stasera, per manifestare vicinanza e solidarietà, soprattutto, alle donne e ai bambine afghane, le prime vittime dei talebani e “della cultura estremista e radicale con cui ambiscono a sottomettere il genere femminile, riportando indietro un popolo che sta lottando per l’emancipazione, estromettendo le donne dalla vita sociale, culturale e civile, imponendo loro l’invisibilità”.

“Fanno male – ha dichiarato il sindaco Francesco Casini - le immagini terribili che arrivano dall’Afghanistan: un tuffo al cuore, la vittoria di un regime pericoloso e oscurantista. A pagarne il prezzo più alto, già da adesso, come possiamo vedere sono le donne, i bambini. E chi per 20 anni ha creduto nella battaglia per la democrazia. L’Europa e l’Occidente non possono chiudere gli occhi o mostrarsi indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. Come Comune siamo pronti a fare la nostra parte per fronteggiare questa drammatica emergenza umanitaria aprendo percorsi di ospitalità con la Rete Sai attraverso il Ministero dell'Interno ed Anci".

“Davanti ai fatti atroci che stanno avvenendo in queste ore – aggiungono l’assessora alla Pace, ai Diritti e alla Cooperazione, Francesca Cellini, e la presidente della Commissione Pace e Diritti, Susanna Agostini - non possiamo restare a guardare, lo dobbiamo a chi sta lottando per la civiltà e affinché non risulti vano il sacrificio di tante vite umane, comprese quelle di molti italiani. Le nostre iniziative proseguiranno finché non sarà aperto un corridoio umanitario per supportare il popolo afghano”.

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