In vista dell’approvazione definitiva della variante al PIT, che dovrebbe prevedere la realizzazione della nuova pista per l’aeroporto di Peretola, i sindaci di Prato, Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino e Signa nei giorni scorsi hanno chiesto al governatore Enrico Rossi un incontro per ribadire le proprie preoccupazioni e aspettative in relazione all’allungamento della pista di Peretola. Questa sera alle 19 i cinque sindaci incontreranno il presidente della Regione per ricordare le proprie posizioni di contrarietà e, soprattutto, per condividere “la necessità di tenere al centro di questa importante decisione lo sviluppo del benessere delle popolazioni del territorio”. Matteo Biffoni incontrerà Rossi al temine del consiglio comunale di oggi dove è all’ordine del giorno proprio il tema dell’aeroporto.A Calenzano lunedi é stato discusso in Consiglio Comunale l'odg presentato dal PD relativo all' ipotesi di approvazione dell' integrazione del Pit dal Consiglio Regionale della Toscana.
Forza Italia ha espresso un voto contrario ritenendo che l'odg avesse solo come finalità quello di impedire il potenziamento di Peretola. Per il Consigliere Baratti la pista convergente all'autostrada A11 oltre che l'integrazione con l'aeroporto di Pisa porterà ad un complessivo miglioramento all'intero sistema aeroportuale toscano. "La Vas di cui parla il Pd inerente alla integrazione al Pit risulta adeguatamente approfondita solo per il livello di pianificazione cui si colloca la variante in oggetto.
Le criticità ambientali dovranno essere valutate in modo piú approfondito a seguito della presentazione del masterplan di sviluppo aeroportuale, sul quale saranno attivate le procedure di VIA e VIS. Nascono dei dubbi, come ho espresso in Consiglio, sulla serie di interventi a cura e spese del proponente:la variante al Pit é cosi piena di vincoli ambientali e di tanti altri fattori che invece di rendere possibile il potenziamento, in realtà, rendono l'opera di fatto irrealizzabile. Dobbiamo renderci conto che per contare a livello nazionale ed europeo occorre mettere insieme almeno 12 milioni di passeggeri e tenendo conto che Pisa puó arrivare a 7 mentre Firenze a 4, potremmo diventare il terzo polo aeroportuale d'Italia. In caso contrario corriamo invece il rischio che Pisa diventi marginale e Firenze chiuda i battenti o per sopravvivere stabilisca un'asse con Bologna".