Il capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi spiega "Tra il 22 e il 24 gennaio, Publiacqua ha distribuito alle Piagge acqua addizionata di varichina. Publiacqua avrebbe quindi diffuso un comunicato agli interessati, in cui avrebbe precisato che si sarebbe trattato di un fenomeno dovuto all’esaurimento dei filtri in carbone, un inconveniente che però sarebbe stato segnalato in anticipo dal sistema di telecontrollo, e che non ci sarebbero stati pericoli per la salute umana. Fatto sta che ci sono stati cittadini che si sono sentiti male dopo aver bevuto quell’acqua. Fatto sta che nei bagni dove si usava quell’acqua l’odore era insopportabile".
Depositato un atto affinché l’Amministrazione comunale faccia chiarezza su questo episodio, perché "se Publiacqua esige giustamente che le bollette siano pagate a fronte di un servizio reso, quel servizio deve essere quello per cui si paga. E quindi l’acqua deve essere acqua, deve poter essere bevuta dai fontanelli e deve potere essere usata per lavarsi senza che si sviluppino vapori di cloro nei bagni" conclude Grassi.