“Con Chiappella se ne è andata una delle bandiere della Fiorentina, prima da calciatore e poi da allenatore”. Così il sindaco Matteo Renzi ricorda Giuseppe Chiappella morto ieri all’età di 85 anni a Milano. Con il club viola vinse da giocatore il primo storico scudetto nella stagione 1955-1956, mentre da allenatore vinse due Coppe Italia, una nel 1961 e l’altra nel 1966, e la Coppa delle Coppe nel 1961. “La città è vicina alla famiglia dello sportivo che ha passato gran parte della sua carriera a Firenze - ha detto il sindaco -.
Esprimo le mie sentite condoglianze e della comunità fiorentina per la scomparsa di Beppe”. “La sua morte lascia un vuoto nel mondo calcistico fiorentino - ha concluso Renzi -. Nonostante fosse malato da tempo Chiappella è rimasto legato fino all’ultimo a Firenze e alla Fiorentina, commentando le imprese della squadra”. “Ho inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia Chiappella a nome del consiglio comunale, esprimendo le più sentite condoglianze per la scomparsa di una persona che ha saputo rappresentare nel modo migliore le qualità di un grande uomo di sport”.
A comunicarlo è il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani. “Non solo, da giocatore, Beppe Chiappella vinse con la Fiorentina lo storico primo scudetto nella stagione 1955-56 – aggiunge il presidente Giani – ma per cinque anni la squadra viola rappresentò, anche grazie a lui, una scuola di calcio a livello nazionale”. “A nome del consiglio comunale – conclude Giani – ricorderò Chiappella nel primo consiglio comunale del nuovo anno, lunedì 11 gennaio”. Una mozione in consiglio comunale per proporre al sindaco Matteo Renzi di intitolare a Beppe Chiappella i ‘campini’ di allenamento della Fiorentina a Campo di Marte.
Ad avanzare la proposta è la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. L’ex giocatore ed allenatore viola è scomparso lo scorso 26 dicembre a Milano all’età di 85 anni. “Con Chiappella – ha dichiarato Giocoli – se ne è andata una delle bandiere della squadra viola: un esempio di attaccamento alla maglia che ha onorato prima da giocatore, vincendo lo scudetto nel 1956, e poi da allenatore. La città gli deve un tributo di riconoscenza per quanto ha fatto di importante per la Fiorentina”.
Secondo Giocoli “intitolare a Chiappella i ‘campini’, di cui è da poco stato concluso il lavoro di ristrutturazione, potrebbe essere il modo migliore per ricordarlo e farlo ricordare dalle nuove generazioni negli anni a venire”. “Presenterò una mozione in una delle prossime sedute del consiglio comunale, augurandomi di raccogliere la totalità dei consensi alla mia proposta da parte dell’assemblea cittadina” conclude la vicecapogruppo del Pdl. “Scompare con Beppe Chiappella non solo una figura universalmente amata e stimata, ma un pezzo del mondo del calcio non solo fiorentino, ma italiano.
Un mondo del calcio fatto di persone semplici e buone, capaci di spirito di sacrificio e di umiltà anche ai più alti vertici del loro successo.” Così Valdo Spini, ex-ministro e ora presidente della commissione affari istituzionali del consiglio comunale di Firenze, che continua: “Ho avuto la fortuna di averlo per amico dagli anni ottanta in poi e di apprezzarne le grandi doti umane e sportive. Le dimostrò anche quando lui, capitano della squadra dello scudetto 1955-56, fu chiamato all’ultimo momento al capezzale di una Fiorentina che stava per retrocedere nel campionato 1977-78 e riuscì a salvarla.
Lui e la squadra viola costituivano un binomio indissolubile. Alla moglie, alla famiglia, la più sentita partecipazione al loro dolore”.