“Matteo Renzi prosegue il suo cammino di allontanamento dal centrosinistra, continuando a buttare alle ortiche il programma elettorale del Pd. Dopo la pedonalizzazione di piazza Duomo, l’affossamento della stazione di Foster, l’azzeramento del piano strutturale, ecco che il sindaco inaugura l’era delle nomine, con l’indicazione di Carlo Bevilacqua, uomo di centrodestra, a Firenze Parcheggi. E’ l’ennesimo strappo portato da Renzi nei confronti del suo partito di provenienza, in nome dell’interesse della città e non di mandanti politici, che infatti ora sembrano non gradire queste rivendicazioni di autonomia, come dimostrano le reazioni scomposte della 'trinariciuta' Stefania Collesei”.
E' quanto dichiara il consigliere della Lega Nord Toscana in Palazzo Vecchio Mario Razzanelli. “I panni del Pd stanno stretti a Renzi, il cui sbocco politico sarà con ogni probabilità diverso dal Pd attuale. La riprova è che il sindaco ha già mandato in avanscoperta in territorio rutelliano il fido Da Empoli, tanto per saggiare le reazioni dell’elettorato. Gli scenari possibili sono probabilmente due: o il Pd diventa 'renziano', o si può ipotizzare che il sindaco finisca la legislatura con una maggioranza diversa da quella attuale.
Quel che è certo è che Renzi non si accontenterà della poltrona più alta di Palazzo Vecchio, né resterà in un partito che per il momento, a livello nazionale, sembra destinato a rimanere all’opposizione per i prossimi 10 anni”.