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La Toscana che si sente insicura

Presentato oggi il rapporto predisposto dall'Osservatorio regionale. Gelli: «Generalmente cresciuta la paura di essere derubati o aggrediti»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2009 23:04

Oltre il 10% dei cittadini toscani non si sente sicuro camminando per strada di giorno nella zona in cui vive. Con il buio questa percentuale sale al 22%, praticamente più di un toscano su 5. L'11,3% si sente poco o niente sicuro anche a casa propria, se è solo ed è già buio. E ben il 37,6% dei cittadini toscani (il 46% delle donne e il 26,5% degli uomini) sostengono che la paura della criminalità influenza molto o abbastanza le proprie abitudini di vita. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto sulla percezione della sicurezza dei cittadini toscani che, prodotto dall'Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana, ha riguardato un campione rappresentativo di 2.500 cittadini toscani di più di 14 anni.

L'indagine, presentata questa mattina in occasione degli Stati generali sulla sicurezza, ha consentito di evidenziare che i toscani percepiscono la sicurezza della zona in cui vivono in modo sostanzialmente invariato rispetto al 2002, ma assai più che negli anni passati ritengono di poter diventare vittime di un reato. “Sono dati non completamente omogenei e che devono essere letti con grande attenzione - spiega il vicepresidente Federico Gelli - Da essi in ogni caso arriva la conferma che nei cittadini toscani è generalmente cresciuta la paura di poter venire derubati e aggrediti.

Una paura che non è strettamente legata agli indici di criminalità reali, anche se in Toscana dal 1998 i reati sono aumentati del 33%». La percezione del rischio è in ogni caso un aspetto importante per misurare lo stato della sicurezza. «Soprattutto – sottolinea Gelli - indica quanto siamo riusciti a concretizzare il diritto alla serenità e alla vivibilità delle proprie città, diritto che le istituzioni devono garantire a tutti. Per questo abbiamo voluto che l'Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana realizzasse un'indagine capace di prendere in considerazione anche elementi quali i rapporti con le forze dell'ordine e con il degrado socio-ambientale». Quanto ai reati di cui si ha paura, il 63,2% degli intervistati sostiene di aver molto o abbastanza timore di un furto in abitazione.

Seguono altri reati sulla persona come l'aggressione, il borseggio e la violenza sessuale, mentre il furto d'automobile preoccupa “solo” il 35,3% dei cittadini. Le donne sono più preoccupati degli uomini per i reati contro la persona. Di fronte a queste preoccupazioni, il 14% dichiara di prendere le sue precauzioni, per esempio di portare con sé quando esce qualcosa per difendersi o chiedere aiuto. Il 17,9% invece preferisce non uscire di casa di sera o di notte da solo. Per quanto riguarda l'evoluzione della percezione, il confronto con gli ultimi dati Istat (relativi al 2002), dimostra comunque un lieve calo degli indicatori che riguardano il territorio.

Diminuisce per esempio la stessa percentuale delle persone che si sentono poco o niente sicuri quando escono da soli la sera (dal 23,2% al 22,1%), mentre l'insicurezza a casa propria è più o meno stabile all'11,3%. Quello che è fortemente mutata, invece, è la preoccupazione di subire un reato. Le uniche tipologie a non aumentare sono il furto di automobile (dal 39,9 al 35,3%) e il furto in abitazione (sostanzialmente stabile a poco più del 60%). Il livello di preoccupazione è invece notevolmente cresciuto per i reati alla persona che avvengono per strada come l'aggressione (dal 36,2% al 51%), lo scippo (dal 38,3 al 49%) o la violenza sessuale (dal 31,1 al 47,4%).

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