Il film "The Age of the Stupid" di Franny Armstrong con l'attore Pete Postlethwaite candidato all'Oscar, nei panni di un uomo che vive in solitudine, nel mondo devastato dell’anno 2055, e riguarda vecchi filmati del 2008, chiedendosi: perché non ci siamo salvati quando ne avevamo l’occasione? Un film sui cambiamenti climatici, promosso nel mondo da Greenpeace e WWF, frutto dell'impegno di produttori indipendenti inglesi, il film infatti non è supportato da una tradizionale struttura di distribuzione. I cambiamenti climatici sono la maggiore emergenza ambientale di oggi: occorre arrestarne prima possibile i disastrosi effetti.
Ci sono tutti i mezzi possibili, intellettuali e tecnici. Mancano all’appello quelli politici ed economici, come dimostra la lentezza dei negoziati a livello internazionale. Al riconoscimento del principio che è assolutamente necessario "impedire che l'aumento delle temperature terrestre superi i 2 gradi", sancito nel G8 e nel MEF dell'Aquila, deve seguire l'indicazione degli obiettivi a medio termine (2020) dei Paesi Industrializzati e l'ammontare degli investimenti necessari a combattere il riscaldamento globale. Per questo la pressione dell’opinione pubblica è uno strumento sempre più vitale.
WWF e Greenpeace promuovono a Firenze il film The Age of Stupid, in vista della Conferenza di Copenhagen dove - il prossimo dicembre - dovrà essere ratificato il nuovo trattato sul clima, che aggiornerà il Protocollo di Kyoto. La proiezione del film a Firenze (vedi volantino in allegato), che si terrà domenica 29 novembre alle ore 18:00 sala ex Leopoldine, Piazza Tasso 7, ingresso gratuito, è organizzata in collaborazione con lo Sportello Ecoequo del Comune di Firenze, in occasione della "Giornata del non acquisto" (vedi volantino in allegato del Comune).
Prima e dopo la proiezione del film Greenpeace e WWF raccoglieranno le firme attraverso due campagne distinte (“Vota la Terra” di WWF e “Mandalo a Copenhagen di Greenpeace”) in vista del vertice di Copenhagen. Il film è in inglese ed è sottotitolato in italiano, la visione non è propriamente adatta ai i bambini.