Cinque mesi di congedo di paternità due dei quali, se richiesto, anche precedenti alla nascita del figlio. La sezione lavoro del Tribunale di Firenze ha emesso una sentenza destinata a cambiare la vita delle famiglie che aspettano un bambino. Ma anche di quelle che lo hanno fatto da poco. L'Inps deve riconoscere al padre che ne fa richiesta un'indennità pari all'80% dello stipendio. Ovviamente la madre non deve essere una lavoratrice che ha fatto la stessa richiesta all'istituto previdenziale.
Fino ad ora infatti l'Inps riconosceva al padre la possibilità di restare a casa con l'80% dello stipendio per tre mesi, successivi al parto della compagna. Troppo poco, secondo il giudice, perché la legge dota quel genitore di un diritto autonomo e speculare a quello della madre. La sentenza farà giurisprudenza, da ora in avanti sarà un'arma a disposizione di quelle famiglie che non si vedranno riconoscere i 5 mesi di paternità. E non solo per loro. "Teoricamente - dicono Leonardo Marconi e Claudio Gardelli i due avvocati - anche chi nell'ultimo anno ha avuto un figlio potrà chiedere all'Inps di essere rimborsato per i mesi di congedo non goduti dal padre.
Del resto è quanto è successo al nostro assistito e sua moglie, che hanno avuto una bambina nell'agosto del 2007".