Oscuri, taglienti, nuove icone Dark di livello internazionale, gli Horrors arrivano giovedi 19 novembre sul palco dell'Auditorium Flog di Firenze, per un live mozzafiato che non mancherà di stupire per la maestrìa raggiunta dalla formazione. Con il primo album “Strange House” hanno colpito nel segno facendo parlare di sé come di una tra le più originali band dai tempi dei Sex Pistols, capaci di conquistare due copertine di NME prima ancora di pubblicare il disco d'esordio. “Strange House” era un rozzo vagito Garage Punk che univa Fuzztones e Bauhaus, un album sincero e ben registrato come si usa fare per le band esordienti di qualità, e gli Horrors lasciavano presagire una svolta epocale per il futuro. Così è stato, o almeno nessuno si sarebbe aspettato che Faris Rotter & Soci pubblicassero già al secondo tentativo un album del livello di “Primary Colours” (lavoro appena pubblicato, che verrà proposto durante il live di giovedi 19 novembre).
Normalmente dischi di questo livello arrivano con la piena maturità dei propri mezzi, e sembra che gli Horrors abbiano già raggiunto quel livello (nonostante la band abbia un'età media di soli 25/26 anni). Questo secondo album è uno dei dischi del 2009 che ha entusiasmato la critica e ha ricevuto una nomination come disco dell'anno al Mercury Prize 2009 (premio vinto nel 2008 dagli Elbow e in passato da band del calibro di Klaxons, Arctic Monkeys, Franz Ferdinand, Dizee Rascal, Primal Scream, Suede, Pulp e molti altri). Nel tempo trascorso tra i due album gli Horrors hanno cambiato etichetta discografica, passando dalla Loog (di proprietà della Universal) alla XL (su cui incidono o incidevano the Prodigy, White Stripes, Basement Jaxx, M.I.A., Vampire Weekend e molti altri) e hanno imparato a suonare in modo superbo. I ragazzi hanno lasciato da parte l'aggressività dell'esordio per un sound sempre oscuro ma più ricercato, figlio del Krautrock per la sperimentazione elettronica, e di Cure e Jesus and Mary Chain per i riff di chitarra saturi di feddback. “Primary Colours” è stato registrato nel corso del 2009 dalla stessa band con l'ausilio di Craig Silvey e Geoff Barrow dei Portishead e il regista di video Chris Cunningham (alla sua prima prova come produttore discografico, e che in passato ha diretto il controverso video degli Horrors di 'Sheena is a Parasite'). Chi li ha visti dal vivo ultimamente (in Italia hanno da poco suonato facendo una gran figura al Parklife Festival di Milano) parla di una band che migliora il modo di suonare di concerto in concerto e che tiene il palco come poche altre.
Faris Rotter ora canta e non urla soltanto, mentre il resto dei ragazzi padroneggiano i propri strumenti come dei veterani rocker. Gli Horrors rappresentano il meglio della nuova scena inglese, una band inimitabile e abile nel far parlare di se per la qualità del proprio lavoro e per l'immagine che propone. M.Locandro