Nel Salone de' Cinquecento gremito di pubblico e di atleti il presentatore d'eccezione Gaetano Gennai legge il nome del primo atleta premiato: "Autorevole difensore centrale, molto tecnico e con ottime qualità offensive, giocatore dotato di un buon piede destro con il quale esegue spesso lanci per le punte, dotato fisicamente e con un buon colpo di testa... direi che è proprio lui, Dario Dainelli, capitano della Fiorentina alla sesta stagione in maglia viola". Il capitano viene premiato dal Presidente del Coni Provinciale Eugenio Giani e dall'Assessore allo Sport Barbara Cavandoli.
Applauditissimo dal pubblico viene richiamato dai giovani atleti per le foto di rito cui si presta con grande disponibilità. Prima di lasciare Palazzo Vecchio alcune battute con i giornalisti presenti: "Ricevere questo premio mi inorgoglisce - dichiara Dainelli - sono sei anni che oramai vivo a Firenze, passati tra momenti belli ed altri meno entusiasmanti, con la voglia di restarci ancora e di fare sempre meglio. Nel calcio penso che si sia sempre in discussione - commenta il capitano - lo sappiamo il nostro lavoro è questo, lavoriamo per dare sempre il massimo a volte ci riusciamo ed altre meno, penso che la cosa più importante per una persona sia essere amato o comunque stimato dalle persone che ti conoscono, quelle che non ti conoscono guardano le prestazioni, se sono buone sei acclamato, se non lo sono sei contestato, ci sta, è una legge dello sport ed è giusto così. Nonostante le voci successive al mercato estivo - spiega Dainelli - dubitassero riguardo alla forza della squadra, noi non abbiamo mai dubitato, quando la rosa subisce pochi cambiamenti ci sono tanti vantaggi, il gruppo si è rafforzato con il lavoro svolto nella stagione passata assieme a chi ci ha raggiunto come Vargas, Gila ed altri". Sul premio ricevuto in un'occasione così speciale: "da anni ormai ho deciso di vivere in centro - conclude Dainelli - e tutte le volte che vado verso casa o attraverso l'Arno è troppo bello vedere questa città, ogni vicolo offre sempre un nuovo scorcio, c'è a chi emoziona, a me emoziona e quando vieni in sale come questa in Palazzi come questo ti trasmette qualcosa di più, se poi ricevi un premio importante è ancora meglio". Il presidente Giani al termine del proprio discorso si sofferma sulle motivazioni relative al premio conferito a Dainelli sottolineando come il giocatore pur messo spesso in discussione dall'ambiente e visto più volte in procinto di partire si sia sempre fatto trovare pronto ottenendo così un grande riconoscimento da parte della Società che ogni stagione lo riconferma tra i titolari.
Ravvede Giani nel comportamento umano del calciatore tutti quegli aspetti che forgiano un vero sportivo, con lo spirito di dare sempre il meglio e di offrire prestazioni di alto livello dimostrando un grande attaccamento alla maglia ed alla città. di Antonio Lenoci