Sono iniziate il 21 settembre e finiranno il 14 novembre le riprese del film prodotto da Cattleya C'è chi dice no, per la regia di Giambattista Avellino. C'è chi dice no è sceneggiato da Fabio Bonifacci ed interpretato da Luca Argentero, Paola Cortellesi, Miryam Catania, ed il toscano Paolo Ruffini. Fa parte del cast anche Giorgio Albertazzi. Il piano di riprese ha previsto location in centro a Firenze - all'Istituto Degl'Innocenti, all'Hotel J.K., alla sede del quotidiano La Nazione – e a Prato, dove la troupe è stata ospitata dal Golf Club. 7 settimane di riprese per una commedia dolce/amara che vede un gruppo di amici, giovani professionisti talentuosi che, delusi dai criteri di selezione tutt’altro che meritocratici di quel mondo del lavoro nel quale tentano di affermarsi, decidono a loro modo di reagire. “Per un regista girare a Firenze – afferma Giambattista Avellino - è una vera “giottoneria,”.
Mi rendo conto di dire forse una banalità, ma è una bellissima città che offre molte opportunità dal punto di vista visivo e oltre tutto è ancora poco sfruttata dal Grande Schermo. La nostra storia si svolge in ambienti diversi dai salotti alto-borghesi, alle case di studenti o di giovani precari; per questo abbiamo fatto molti sopralluoghi, insieme a Toscana Film Commission per trovare i luoghi adatti alle diverse situazioni. Ci tengo a dire che la storia è contestualizzata a Firenze, di cui abbiamo sfruttato le bellezze e i suoi scorci; una città scelta come immagine emblematica del nostro Paese e di ciò che succede nel mondo del lavoro. Lavorare con Giorgio Albertazzi poi, che interpreta un “barone” dell'università in questa commedia che denuncia la mancanza di meritocrazia nel nostro Paese, è molto bello: dall'alto della sua grande esperienza e professionalità, si è dimostrato fin da subito una persona molto calda, ironica, direi calorosa, e non solo con me, ma con tutto il cast” . Max, il personaggio interpretato da Luca Argentero, è un talentuoso giovane giornalista, uno dei tre protagonisti del film, che perde il posto e decide di reagire.
Da qui appunto il titolo C'è chi dice no: questi tre ragazzi, che a differenza di molti che accettano e subiscono la condizione che si trovano a subire, decidono invece di reagire. “Il punto di vista del mio personaggio – afferma Luca Argentero - è secondo me doppiamente interessante perché rispecchia molto bene la realtà. Molto spesso infatti i raccomandati non sono i diretti responsabili della situazione in cui si trovano a vivere, ma subiscono la raccomandazione. Sono spesso i “grandi vecchi” invece, i signori delle università, degli ospedali e del giornalismo che, almeno nel film, introducono i propri protetti a discapito degli altri.
I “ladri di merito” sono quasi incolpevoli perché a volte quasi non sono neanche a conoscenza di essere raccomandati, anzi sono magari degli ottimi professionisti solo che inevitabilmente rubano il posto a persone altrettanto valide, ma senza “spinte”.