Prandelli deve rinunciare a Jovetic e Frey, manda in campo Pasqual, Donadel e recupera Mutu. Avramov alla terza partita ufficiale diventa osservato speciale del portierone francese seduto in tribuna. E' proprio il fenomeno ad aprire le marcature con un colpo di testa ravvicinato, splendido il lavoro di Gilardino per Marchionni che poi crossa al centro per Adrian. Purtroppo la Fiorentina non sfrutta il momento, si inceppa girando attorno all'area degli ungheresi. Prandelli è costretto a cambiare Gamberini, infortunatosi, con Kroldrup che appare in netta amnesia difensiva, fatica a trovare la posizione.
Al 37° è proprio il danese a perdersi il pallone che finisce a Rudolf per l'1 a 1 che riapre la partita, per il Debrecen solo una palla buttata nel mezzo, che diventa un gol sul mancato anticipo in svogliato recupero da parte di Kroldrup. Nell'intervallo si scaldano Montolivo ed il centrale viola che probabilmente necessita di una maggiore dose di preparazione muscolare. Esce Zanetti che comunque aveva ben figurato. La Fiorentina appare agguerrita e ci prova subito pressando molto alto, svariate occasioni con ottime parate da parte del numero 12 ungherese.
Al 5° Dainelli intercetta un cross di Marchionni ed infila per la seconda volta il portiere del Debrecen. Qualcosa si sblocca rispetto al vantaggio del primo tempo, la squadra resta compatta non demorde e continua a provarci per chiudere i conti. 12° della ripresa, stavolta il cross è di Vargas ma Gilardino perde l'attimo, colto invece con rapacità da Montolivo che infila il terzo gol in scivolata. La quarta rete è di Marchionni che in area, palla al piede, supera di giustezza l'uscita di Pantic.
Coulibaly, da poco entrato, segna la seconda rete ungherese di testa dalla corta distanza. Alcuni istanti prima bravissimo Avramov a chiudere lo specchio della porta con una tempestiva uscita. Gilardino infine riceve una bella punizione calciata da Vargas e di testa chiude i conti sul 5 a 2. Per il Franchi le reti viola sono sei, visto il grido di gioia sull'1 a 1 siglato dal Lione in casa contro il Liverpool. Tra le tante note positive la lieta prova di Mutu, lucido sino al termine, grande partita di Dainelli, ammonito per trattenuta sull'avversario, gol meritato.
Gilardino è quello che dovrebbe segnare ed invece assiste alla goleada da parte dei compagni fino alla fine in cui ricorda di essere lui il bomber, ma per il resto corre come sempre e difende infiniti palloni non risparmiandosi il lusso di lanciare l'azione per i compagni. Montolivo entra subito in partita e continua il buon lavoro di Zanetti offrendo più propulsione, si vede sin dall'inizio che ha in mente di lasciare il segno. Marchionni in un momento d'oro è veloce, attento, reattivo e pressa sempre il portatore di palla anche se rimane solo in una zona di campo isolata dai compagni, carisma fatto persona. Vargas si concede un po' di riposo in alcune circostanze, tende al passaggio di appoggio anziché all'affondo, ma lo fa con grande maturità scegliendo gli attimi giusti, quando serve c'è. Altra gara da Squadra vera capace di mostrare la propria ingenuità, ma anche grande carattere e desiderio di riscatto.
Alla fine del primo tempo meritato applauso del pubblico che sfocia nel finale in un "Vi vogliamo così", col senno di poi potrebbe dunque leggersi come "Si può dare di più". Prandelli a fine gara: "Stavamo per complicarci la vita da soli, ma siamo stati bravi a crederci. Abbiamo commesso qualche incertezza, poi siamo stati molto concreti. Forse sono un po' incontentabile ma va sempre mantenuta alta la concentrazione. La squadra sta trovando una consapevolezza importante.
Quando restiamo troppo aperti vengono fuori i problemi". Destano preoccupazioni i cambi avvenuti in corso del match: "Zanetti ha preso una botta al ginocchio - spiega Prandelli - forse più di una contrattura per Gamberini, Mutu ha i soliti acciacchi". Gli esterni viola sono determinanti per il gioco della Fiorentina: "Stiamo facendo molto bene sugli esterni - commenta il mister - e mi fa piacere, siamo brillanti e questo mi da soddisfazione. Tutta la squadra sta dando molto grazie al lavoro fatto in allenamento". di Antonio Lenoci