Zhang Yimou ha fatto la Foresta dei Pugnali Volanti e Hero. Ang Lee, la Tigre e il Dragone. Chen Kaige il meno noto L'imperatore e l'assassino. Si dev'essere chiesto John Woo : ed io ? Il risultato, eccolo : La Battaglia dei Tre Regni, titolo italiano di Red Cliff, durata orginiaria quattro ore ridotte a poco più di due per le sale italiane..Per il ritorno in patria , il più americano dei registi orientali si cimenta con il genere cappa e spada (e arti marziali ), più correttamente detto wu xia pian : il primo ministro Cao Cao di fatto manovra l'imperatore Han, e lo spinge a dichiarare guerra ai ribelli degli stati del Sud, per conquistare l'intero reame e egemonizzare la Cina del duecento Dopo Cristo sotto un unico vessillo.
La resistenza degli assediati passerà attraverso la nascita di nuove amicizie, tradimenti e riscoperte di antichi valori per arrivare alla vittoria. La trama è tutta qui. Per il resto, 80 milioni di dollari di spesa complessiva che ne fanno il kolossal storico più costoso mai prodotto in Cina, coreografie mostruose, grande sfoggio di comparse e costumi, attenzione maniacale al dettaglio, collaborazione con -come si legge nei titoli di coda- un regista "navale" per le scene della flotta, grandi epici personaggi purtroppo poco sfruttati, i consueti omaggi ai suoi maestri Leone e Ford, le immancabili colombe a cui il regista di Hong Kong non rinuncia mai, ma proprio mai. La summa di tutto è questa : due ore di bellissima, esteticamente perfetta, noia assoluta, senza un guizzo di originalità e di inventiva.
John Woo gioca ai soldatini, ma senza le pallottole come nei suoi fortunati Face Off e Broken Arrow, non si trova più a suo agio. Sarà che il maestro ne arriva a compiere 63, di anni, e per un regista di action movie, forse si sentono. Anche se un grande mestierante come Frankenheimer a 68 anni riuscì a regalarci l'ottimo Ronincon De Niro..... Cast stellare che riunisce, dopo Hong Kong Express, Tony Leung (attore feticcio del regista e ormai famosissimo e ricchissimo, in patria come all'estero - valga per tutti , In the Mood for Love di Wong Kar Wai) e Takeshi Kaneshiro, e conta nelle proprie fila anche Zhang Fengyi, uno dei più grandi villain asiatici, specializzato in ruoli da antagonista.
Anche qua, interpreta il perfido Cao Cao, che per fortuna di chi vede il film, si pronuncia con la Z al posto della C. Marco Cei