Prandelli affronta una situazione di emergenza, out anche Jovetic dopo Mutu. La Fiorentina deve fare a meno della fantasia e lavorare di quantità. Ci riesce benissimo grazie a due fasce strepitose presidiate da Vargas e Marchionni. Parte bene il Catania con tre angoli nei primi 3 minuti di gioco, al 4° però è la Fiorentina a passare con un gran tiro di Marchionni che riceve un cross dalla sinistra inevaso e dopo essersi sistemato il pallone calcia di sinistro nell'angolo alto. La squadra gigliata non riesce però ad imporsi subito dopo ed accusa un buon Catania in fase di contenimento, pochi i pericoli per Frey.
In difesa Dainelli commette alcuni errori, non particolarmente gravi, né il giocatore si dimostra eccessivamente falloso, ma Tagliavento per somma di ammonizioni lo manda fuori dal campo lasciando i viola in 10. Entra Kroldrup ed esce Santana, che il mister reputa dunque poter tenere fuori, non avendo mostrato particolare brillantezza eccetto alcuni colpi di tacco, forse troppi. Il Catania ci crede e punge maggiormente ma senza trovare la rete, nel finale di primo tempo punizione di Mascara che si stampa sul palo alla destra di Frey, rimpalla sul portiere francese e lentamente ripiega verso la traversa, una traiettoria incredibile che vede restituire in un certo senso la penalità dei due legni colpiti a Genova. Nella ripresa gli uomini di Prandelli sono già in campo con alcuni minuti di anticipo, nervosi (questo lo sapremo successivamente per le dichiarazioni di Corvino a Rai Sport, ndr) per la situazione arbitrale e le decisioni che hanno messo in difficoltà la squadra contro episodi a favore non rilevati, vedere fallo su Vargas al limite dell'area del Catania. Catania che parte convinto in virtù della superiorità numerica e trova la rete con un gran tiro di Mascara (il numero 7 poi esulta sotto la Curva Fiesole e si gioca così la stima sportiva nei restanti 43 minuti). La Fiorentina non si scompone e reagisce grazie ad uno straordinario lavoro corale, Vargas incontenibile. L'arbitro Tagliavento ristabilisce la parità numerica con il rosso a Capuano per doppia ammonizione.
La partita riparte da qui. Marchionni in giornata perfetta, ed è proprio lui a siglare il 2 a 1 raccogliendo un pallone in area e mettendolo sotto la traversa. Marchionni verrà poi sostituito da Comotto per ripiegare il baricentro in difesa. Si comportano egregiamente anche i centrali Montolivo e Zanetti, il secondo poi sostituito con Donadel. Arriva anche il 3 a 1 a firma di Alberto Gilardino che torna alla rete in Campionato dal 23 settembre e viene festeggiato in modo particolarmente sentito dai suoi.
La rete è frutto di un assist dell'ottimo De Silvestri. Una buonissima Fiorentina con poche note stonate, nessun errore di rilievo, forse solo il non aver sfuttato il vantaggio rimanendo fermi e collezionando due soli tiri in porta in 60 minuti, un po' poco anche se è uscita poi alla distanza. Juan Manuel Vargas abbraccia i suoi ex compagni al termine del match, dopo un'altra prestazione maiuscola. Adesso arrivano gli ungheresi per un "mercoledì da leoni" che potrebbe far salire le quotazioni viola al passaggio del turno in Coppa dei Campioni. Prandelli a fine gara: "Non vorrei parlarne dell'arbitro - dichiara il mister - ma a fine primo tempo ho dovuto scuotere la squadra perchè i giocatori erano frastornati, ho dovuto alzare la voce per far mantenere la concentrazione.
Non pensiamo di essere delle vittime, ma è da un po' di partite che certi episodi condizionano la squadra. Mi riferisco in particolare all'episodio di Dainelli: è chiaro, lui si è girato, senza entrare sul giocatore avversario. Per natura non sono polemico, ma oggi senza esagerare dico che la squadra era condizionata e frastornata da quello che accadeva. Per errori ripetuti nel tempo e inconsciamente il giocatore soffre. Ho dovuto violentare la squadra - spiega Prandelli - a fine primo tempo, dicendogli che a fine partita qualcosa avremmo detto, ma che al ritorno in campo avrebbero dovuto pensare solo alla gara" "Nel secondo tempo - continua - una volta raggiunti abbiamo mantenuto sempre un atteggiamento propositivo per vincere, quando siamo andati in partirà numerica abbiamo segnato meritatamente.
La squadra non deve perdere la consapevolezza e mercoledì andremo in campo con una squadra che vorrà vincere la partita: contro il Debrecen per me è come una finale. A fine gara ho fatto i complimenti sinceri a questa squadra, che oltre alle qualità tecniche sta dimostrando valori morali importanti. Anche il pubblico è stato determinante, ha capito il momento, è stato fondamentale, ci siamo sentiti aiutati e non soli. Sui singoli parole di stima da parte del primo allenatore viola per gare disputate: "De Silvestri ha corso, quando un terzino arriva in area avversaria vuol dire che ha forza ed energia.
Lui ha queste caratteristiche. E poi c'è un Vargas strepitoso, determinante in tutte le azioni. Marchionni non è una novità, deve solo trovare una continuità. Questo può essere per lui l'inizio di una annata da protagonista" De Silvestri è stato visto benissimo in fase propositiva, un'alternativa per la fascia destra, magari da impiegare più avanti con Comotto dietro? "In certe partite e situazioni si - risponde il mister" di Antonio Lenoci