L'arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, ha "sollevato don Santoro dalla cura pastorale della comunità delle Piagge" e gli ha chiesto di "vivere un periodo di riflessione e di preghiera". Lo rende noto un comunicato diffuso dall'arcidiocesi. Il sacerdote, durante la messa celebrata alla presenza della comunità, ha celebrato le nozze di Sandra Alvino 64 anni, nata uomo e ora donna, e Fortunato Talotta, 58 anni. "Ieri mattina, domenica 25 ottobre, presso la comunita' delle Piagge a Firenze, si e' compiuta la simulazione di un sacramento, ponendo un atto privo di ogni valore ed efficacia, in quanto mancante degli elementi costitutivi del matrimonio religioso che si voleva celebrare". Cosi' la chiesa di Firenze, in un comunicato, prende posizione in merito alla celebrazione avvenuta ieri a Firenze dove Don Santoro ha celebrato le nozze di una 'donna' nata uomo.
"Tale simulazione - si legge nella nota - e' stata posta in atto da don Alessandro Santoro in contrasto con le disposizioni piu' volte dategli dai superiori, primo fra tutti il "precetto" che gli fu formalmente intimato dal Cardinale Ennio Antonelli il 15 gennaio 2008, successivamente rinnovato nei colloqui e negli scritti intercorsi con l'Arcivescovo Giuseppe Betori". Un "atto - prosegue - che assume particolare gravita' in quanto genera inganno nei riguardi delle due persone coinvolte, che hanno potuto ritenere di aver celebrato un sacramento laddove cio' era impossibile, nonche' sconcerto e confusione nella comunita' cristiana e nell'opinione pubblica, indotta a pensare che per la Chiesa siano mutate le condizioni essenziali per contrarre matrimonio canonico"."Gesti come quello posto da don Alessandro Santoro - si legge ancora - contraddicono il ministero di pastore di una comunita', per la quale il sacerdote deve rappresentare la voce autentica dell'insegnamento dottrinale e della prassi sacramentale della Chiesa cattolica".