Torna al Franchi Andrea Della Valle (a gettare scompiglio in Curva Fiesole è invece il comico Massimo Ceccherini osannato dai tifosi, ndr), che riceve applausi e cori di stima da parte dei sostenitori viola. La Fiorentina sembra seguire il trend dell'ora solare, "indietro tutta" e non riesce ad essere brillante con un Napoli che è ben lontano dall'esprimere un calcio di alto livello, ma che sfodera una prestazione fatta di grande carattere. Mazzarri ha portato una nuova linfa ed i giocatori pressano molto a centrocampo. Occasioni per i partenopei nel primo tempo, ma il portiere francese è fenomenale.
La Fiorentina stenta a creare, i fantasisti in campo non girano al meglio, la fascia destra non tiene, il centrocampo appare molle e non offre spunti di ripartenza. Buoni alcuni recuperi di Montolivo che però poi non si sbilancia nelle impostazioni. I cross alti arrivano da sinistra, quelli rasoterra e facilmente intercettabili da destra. Santana esce per Jorgensen. Sufficienza conseguita a pieno titolo da Vargas che ci prova sempre e comunque. Nella ripresa la Fiorentina non cambia il passo, nonostante l'ingresso di Gilardino per Mutu, non riesce a concretizzare.
Subito occasionissima per il bomber di Biella, De Sanctis risponde con un intervento d'istinto. Prandelli perde anche Natali per problemi muscolari; nell'occasione il centrale lascia Lavezzi che si invola verso super Frey. Molto meglio il centrocampo con un buon Zanetti che recupera palloni importanti. Il rigore del Napoli è frutto di un fallo di Gobbi su Hamsik. Seba Frey si supera su Quagliarella. La rete al 42° è dell'ex Maggio che riceve da Denis e con tocco ravvicinato infrange l'imbattibilità interna della difesa gigliata. L'arbitro Rizzoli viene ripreso ed a sua volta richiama Prandelli, per poi dedicarsi a Mazzarri e manda il neo tecnico negli spogliatoi, espulso per proteste.
Frey merita 10 per aver parato anche il rigore a Quagliarella, di più non poteva fare e dispiace per la rete che non meritava assolutamente di subire in una giornata in cui non è stato aiutato dalla difesa. Mutu lascia il posto a Gilardino ed effettivamente il fenomeno è abbastanza estraneo alla concretezza di gioco, rimedia anche un cartellino giallo per fallo di mano in area, ma non si poteva obiettivamente pretendere che ripartisse a corrente continua dopo il lungo processo di ricarica. Una battuta d'arresto per la Fiorentina, che comunque tiene bene il campo e potrebbe vincere fino all'ultimo, manca però di convinzione e di lucidità, specie nei frangenti in cui si chiude in spazi stretti senza trovare il modo di rilanciare l'azione, emblematici alcuni passaggi indietro per poi tornare a giocare il pallone sulla stessa fascia di gioco ostruita dal pressing avversario. Brucia il risultato finale, quando già si avvertiva amaro il sapore del pareggio, ma lo stadio saluta gli undici viola con un applauso, è solo il primo dei tanti appuntamenti della Fiorentina.
Mercoledì si torna in campo a Genova. Frey a fine gara: “Non mi capita spesso di parare un rigore, speravo potesse servire a portare a casa almeno un punto. Dispiace tantissimo, non siamo riusciti a esprimere le nostre qualità, soffrendo il Napoli. Dispiace anche perché è il primo gol che subisco in casa e ci condanna a una sconfitta. Siamo stati poco brillanti, è vero. Veniamo da un ciclo di tante partite, martedì sera eravamo in Ungheria. Ora però vogliamo recuperare e provare a rifarci mercoledì a Genova”.
di Antonio Lenoci