Asta di reperti archeologici e arte orientale

L’esposizione dei lotti si tiene da oggi, venerdì 23 ottobre, a lunedì 26 ottobre 2009, in Palazzo Ramirez-Montalvo, in Borgo degli Albizi 26, con il seguente orario: dalle 10 alle13 e dalle 14 alle 19

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2009 15:28
Asta di reperti archeologici e arte orientale

Martedì prossimo, 27 ottobre 2009, in occasione del cinquantenario della Biennale dell’Antiquariato di Firenze, la Casa d’Aste Pandolfini propone un appuntamento straordinario. Si inizia con una preziosa collezione di fotografie in bianco e nero di Valdemaro Grifoni dal titolo Itinerari fiorentini, per proseguire con due notevoli sessioni dedicate all’archeologia e l’arte orientale. Per quanto riguarda i Reperti Archeologici andranno all’incanto trecento lotti di grande qualità per fattura e provenienza.

Il nucleo principale è costituito da un’importante serie di oggetti in vetro soffiato e pasta vitrea, un centinaio in tutto, tra i quali spiccano una rarissima oinochoe in pasta vitrea del IV secolo a.C. (stima 3.500/5.500 euro) attestata in soli nove esemplari in tutto il mondo e due urne cinerarie di produzione gallica in perfetto stato di conservazione (stima 15.000/20.000 euro ciascuna). Di questa sessione fa parte un notevole gruppo di statuine fittili di provenienza cicladica, micenea e beotica raffiguranti, nella maggior parte dei casi divinità femminili (stimate dai 1.000 ai 5.000 euro); a questo si affianca un cospicuo nucleo di raffinati oggetti corinzi, tra cui una rara lagynos (stima 1.600-2.000 euro) a decoro animalistico, una pisside (stima 2.000/3.000 euro) completa del suo coperchio a decoro floreale ed una notevolissima grande oinochoe a bocca trilobata decorata con pantere e cigni (stima 2.000/3.000 euro). Il periodo classico è rappresentato da una piccola serie di kylikes attiche di VI sec.

a.C. di pregiata qualità, da una grande pelike di V sec. a.C. (stima 8.000/12.0000 euro) e da numerosi vasi, anche di grandissime dimensioni a figure rosse provenienti dalla Magna Grecia; al suo interno si colloca un’importante collezione pugliese di oltre centoquaranta reperti probabilmente provenienti da un’unica tomba, la cosiddetta Tomba degli Eroti, dichiarata di eccezionale interesse culturale dal Ministero dei Beni Culturali (stima 35.000/45.000 euro) Un eccezionale busto in marmo di giovane satiro proveniente dalla Collezione Borghese, per tradizione restaurato da Antonio Canova, è la punta di diamante del gruppo delle sculture di epoca romana (stima 8.000/10.000 euro). Per gli appassionati di numismatica è presente un significativo numero di monete in oro e argento di varie epoche e provenienze di area Mediterranea, a partire dalla Grecia classica del V secolo a.C.

fino all’epoca tardo imperiale; per la gioia delle signore la tornata d’asta offre anche anelli in oro e argento massiccio con castoni incisi ed una rarissima coppia di orecchini in oro modellati a testa leonina di produzione ellenistica (stima 8.500/10.000 euro). In ordine cronologico, chiudono la serie dei reperti posti all’incanto dieci tessuti copti con raffigurazioni antropomorfe, animalistiche e vegetali del V secolo d.C (stimati da 500 a 2.000 euro). Passiamo alla sessione dedicata all’Arte Orientale, costituita da 100 lotti circa e caratterizzata principalmente da un nucleo di raffinate porcellane cinesi databili dal XVIII al XIX secolo tra cui spiccano alcuni rari esemplari di porcellane imperiali settecentesche dei periodi di regno degli imperatori Kangxi (1662-1722), Yongzheng (1723-1735) e Qianlong (1736-1795). Curiosa la storia di alcuni lotti di porcellane provenienti da due importanti navi mercantili, il “Nanking Cargo”, nave olandese affondata nei mari della Cina del sud nel 1752 il cui carico, recuperato nel 1985, fu battuto all’asta da Christie’s di Amsterdam l’anno successivo sotto il nome di ‘The Nanking Cargo Sale’.

L’altro, il “Vung Tao Cargo”, altro mercantile databile al 1690 circa, fu affondato all’epoca in acque vietnamite vicino all’arcipelago Con Dau, probabilmente diretto in Batavia, attuale Giacarta, carico di porcellane destinate all’esportazione, anche in questo caso fu Christie’s di Amsterdam che si incaricò, nel 1992, della vendita all’asta degli oggetti (stima 200-350 euro ciascuna). Oltre alle porcellane, tutte con interessante provenienza e acquistate sul mercato antiquario negli ultimi trent’anni da mercanti italiani e stranieri di chiara fama, sono da segnalare alcuni manufatti cinesi in giada risalenti alle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911), tra cui una pregevole coppetta del medio-tardo periodo Ming e un raro bruciaprofumi in giada nefrite color spinacio del periodo Qianlong.

All’area culturale indonesiana appartiene invece una scultura in metallo a soggetto religioso induista del secolo XVI, mentre un gruppo di delicati oggetti in lacca decorata a pittura in oro risalenti perlopiù al secolo XIX, rappresentano il Giappone in questa asta di arte orientale, curata come al solito dall’esperto e studioso di fama internazionale, il Prof. Filippo Salviati dell’Università di Roma ‘Sapienza’. Valdemaro Grifone. Itinerari fiorentini, che inaugura le aste del 27 ottobre, raccoglie diciotto immagini con una piccola sessione dedicata a Luigi Baldacci.

Le fotografie sono raccolte in un catalogo con testi di Carlo Falciani, Giuseppe Nicoletti e Andrea Baldinotti. Classe 1960, fiorentino di nascita, Valdemaro Grifoni offre una visione della sua città con l’occhio di chi quei luoghi li ha frequentati e vissuti, riproponendo, a volte anche in modo bizzarro, architetture, marmi, sculture, vetrine, stoffe, retrobottega polverosi, oggetti insoliti e abbandonati. Tutto è filtrato da una luce quasi notturna, sono scatti che individuano luoghi silenti, colmi di memoria. Nella sessione dedicata a Luigi Baldacci, troviamo le foto che Valdemaro Grifoni scattò alle stanze della casa del grande critico, sette anni fa, poco prima della sua morte.

Baldacci amava molto queste foto che avevano e hanno la capacità di raccontare le parole e il silenzio di quella strordinaria collezione che forse oggi non esiste più nei termini in cui l’aveva concepita e voluta lui. L’esposizione dei lotti si tiene da oggi, venerdì 23 ottobre, a lunedì 26 ottobre 2009, in Palazzo Ramirez-Montalvo, in Borgo degli Albizi 26, con il seguente orario: dalle 10 alle13 e dalle 14 alle 19.

Casa d’Aste Pandolfini Palazzo Ramirez-Montalvo, Borgo degli Albizi 26, 50122 Firenze tel.

055/2340888, 055/685698 fax 055/2444343, www.pandolfini.it, info@pandolfini.it francesco.tanzi@pandolfini.it

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