Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha salutato stamani nel Salone dei 500 i 25 operatori della Polizia di Stato intervenuti assieme alle numerose autorità istituzionali fiorentine alla prima lezione introduttiva del corso nato in sinergia tra Questura ed Università di Firenze "Aspetti psicologici nella raccolta di informazioni testimoniali e nella comunicazione". Renzi si è soffermato sull'aspetto della necessità sempre più sentita negli ultimi venti anni di storia nazionale ed internazionale (esplicito il riferimento alla caduta del muro di Berlino, delle Torri Gemelle e delle ultime ideologie legate alle certezze inviolabili) di sicurezza e libertà. Il Questore Francesco Tagliente che ha condotto la cerimonia di inaugurazione si è detto personalmente colpito dalla sensazione di mancata completezza nell'affrontare le tematiche legate alla psicolgia delle vittime di reato "se anche riusciamo a far diminuire i fatti reato" ha detto "ancora dobbiamo lavorare sulla percezione della fiducia e della sicurezza", ed è proprio su questo aspetto che punta il corso che verrà messo in atto dalla Facoltà di Psicologia di Firenze.
Il Prefetto Andrea De Martino si è detto ben contento dell'iniziativa e, dopo aver ricordato quanto sia stretto il legame tra una buona riuscita del lavoro degli organi preposti al controllo ed alla prevenzione e repressione dei reati ed il rapporto con i soggetti coinvolti, ha sottolineato come "qualsiasi atto indirizzato a migliorare questo aspetto di contatto e comunicazione tra cittadini e Forze dell'Ordine è da considerarsi ben speso" aggiungendo "...e non è mai abbastanza". Per gli operatori della Questura che affronteranno il corso a frequenza obbligatoria ci saranno varie materie di studio ma soprattutto l'asse portante del corso stesso e cioè la ricerca della informazione-verità attraverso l'ascolto, il dialogo e la comprensione dell'interlocutore, in modo tale da svolgere il proprio lavoro con metodo e consentire una rapida soluzione del caso facendo affidamento su fatti e non meri ricordi. di Antonio Lenoci