“Un confronto con l’assessore all’ambiente Scaletti e un lavoro con la grande distribuzione”. E’ quanto chiede il capogruppo Stefano Di Puccio dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale della sua mozione “sull’abolizione dei sacchetti di plastica e la proposta alla città di adottare da subito sacchetti biodegradabili e 'sporte della spesa' in tessuto piuttosto degli inquinanti sacchetti di polietilene, rendendo così effettiva la direttiva europea la cui attuazione è stata posticipata in Italia al 2011”.
Di Puccio fa presente l’imporatnza di affrontare certi temi proprio con la grande distribuzione maggiormente interessata con il grande utilizzo di sacchetti che fa ogni giorno. “E’ importante sottolineare – hanno detto Di Puccio e la consigliera Federica Giuliani (Pd) che temi come tutela ambientale, sviluppo sostenibile e risparmio energetico per essere efficaci, devono vedere coinvolti sia i governi locali ma soprattutto i cittadini con un conseguente cambiamento negli stili di vita.
Basti pensare che nella nostra parte di emisfero una famiglia di 4 persone consuma ogni giorno 7 kwh, brucia 2 kg di petrolio, emette 4,5kg di Co2, produce 6 kg di rifiuti e consuma 1.000 litri d’acqua”. Secondo Di Puccio e Giuliani “l’attenzione dei cittadini alle tematiche ambientali è divenuta nel tempo giustamente molto alta, per il 60,6 % delle persone toscane la tutela ambientale è una priorità, mostrando sicuramente una consapevolezza e una preoccupazione per lo stato di salute del pianeta.
Si stima che ogni anno circa 6 milioni di profughi siano in fuga dalle proprie terre per le conseguenze catastrofiche del surriscaldamento globale, entro la metà del secolo saranno 200 milioni gli sfollati permanenti per cause ambientali (dati Cesvot)”. Sia Di Puccio che la Giuliani fanno sapere che “i magazzini in città che si sono già attivati in questa direzione sostituendo i sacchetti di polietilene con quelli in materiali biodegradabili registrano dati molto confortanti, così come quelli che hanno introdotto l’uso della sporta della spesa, i dati dicono che già il 58% delle persone ha optato per l’uso di shoppers che rispettano l’ambiente”.
(lb)