Rafforzamento del livello di integrazione tra servizi pubblici e privato sociale, maggiore attenzione all'evoluzione del consumo e dei tipi di dipendenze, necessità di individuare nuovi progetti e azioni di prevenzione, cura e contrasto, aggiornamento del sistema tariffario per i servizi residenziali e semi-residenziali. Regione Toscana e Ceart (il Coordinamento degli Enti Ausiliari della Regione Toscana) formalizzano con un protocollo d'intesa il nuovo impegno assunto in materia di prevenzione, cura e reinserimento sociale e lavorativo delle persone con problemi di dipendenze. Stamattina a Marina di Pietrasanta, nel corso dell'annuale incontro degli operatori degli Enti Ausiliari, l'assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori ed il presidente del Ceart Umberto Paioletti, hanno firmato il protocollo d'intesa che rinnova un patto di collaborazione che dura ormai da oltre 10 anni (la prima volta venne stipulato nel 1998).
"Grazie a questo documento – ha spiegato Salvadori - viene ufficializzato il rinnovo di una collaborazione che in tutti questi anni ha prodotto risultati importanti. Il Ceart conferma il proprio ruolo di partner prioritario per la Regione per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alle problematiche delle dipendenze. I cambiamenti in atto su questo versante, con l'affermarsi e l'emergere di dipendenze cosiddette 'nuove', ha reso necessario aggiornare l'impegno e consolidare il sistema integrato tra servizi pubblici e quelli del privato sociale".
Soddisfatto anche Umberto Paioletti che riconosce alla Regione "grande attenzione e disponibilità per la nostra attività. Il rinnovo del patto significa dare continuità a questo lavoro ed una nuova intesa per proseguire nel servizio fornito all'utenza toscana. Il lavoro in sinergia tra privato sociale e servizio pubblico è essenziale". Il protocollo (valido fino al 2010) prevede un impegno congiunto per intensificare la formazione del personale degli enti ausiliari, lo sviluppo di attività di ricerca e l'adozione di progetti per rispondere all'evoluzione dei comportamenti, anche per quanto riguarda il trattamento, un'azione congiunta per definire proposte legislative nazionali sfruttando esperienze realizzate a livello territoriale.
Per le attività previste nel protocollo d'intesa la Regione stanzia 160 mila euro in due anni, mentre per l'adeguamento delle tariffe dei servizi residenziali e semi-residenziali la dotazione è di 1 milione e 250 mila euro (350 mila per il 2009 e 900 mila per il 2010). In Toscana operano 25 Enti Ausiliari che gestiscono 47 comunità terapeutiche per tossico e alcol dipendenti per un totale complessivo di 1.091 posti tra residenziali e semi-residenziali. Tra operatori e volontari, nelle comunità lavorano circa 1.600 persone.
Gli utenti sono quas i 2.000 persone, le giornate di assistenza fornite superano quota 255 mila per un costo che sfiora i 12 milioni di euro. In Toscana si calcola che siano oltre 16 mila i tossicodipendenti in che si appoggiano ai SeRT, circa 5.000 i tabagisti in carico ai Centri Antifumo, 400 le persone con problemi di gioco d’azzardo patologico e quasi 4.800 quelle che si affidano alle 40 equipe alcologiche. Per scaricare il testo del protocollo d'intesa clicca qui. di Federico Taverniti