Non sono illegittime le sanzioni elevate dalla Polizia Municipale nei giorni scorsi, che prevedono una multa di 200 euro per chi sosta o si ferma con il proprio mezzo in determinate zone, con l’intenzione di contattare una prostituta. Il dubbio è stato avanzato da un consigliere comunale del Pdl, che chiedeva l’applicazione di cartelli con l’ordinanza agli ingressi del paese. "A differenze della destra noi non vogliamo che Calenzano venga identificata con un cartello come una zona di prostituzione – ha spiegato il sindaco Alessio Biagioli – ma piuttosto vogliamo presentare il nostro territorio per le sue eccellenze, come l’arte, le colline, i boschi, il design, l’olio e gli altri prodotti agricoli.
Del resto, non siamo obbligati ad apporre un apposito cartello. Abbiamo ampiamente pubblicizzato l’ordinanza sul nostro sito internet e attraverso i mezzi di stampa e comunicazione, senza contare poi l’opera di informazione svolta dalla Polizia Municipale direttamente sul campo. Siamo quindi convinti di essere nel giusto e miglioreremo anche la segnaletica, chi crede di aver subito un torto si rivolga al Giudice di Pace o alla Prefettura. La destra si dimostra ancora una volta contraddittoria, perché da un lato dice di voler colpire il fenomeno e dall’altro, pur di fare polemica, difende gli interessi degli ‘utilizzatori finali’ a scapito dei cittadini".