“Ci auguriamo che il lavoro di indagine della procura di Livorno possa contribuire a fare luce sull’industria criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti industriali e ad individuare manovalanza, mandanti e industrie colluse. L’apertura dell’indagine relativa alla dichiarazioni del pentito della 'ndrangheta Francesco Fonti, che indica il mar Tirreno davanti a Livorno come uno dei ‘cimiteri’ marini di scorie tossiche dove sarebbero stati affondati migliaia di fusti contenenti sostanze pericolose, è un passo in avanti nell’accertamento della verità”.
E’ quanto afferma Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale. “Già nella seduta di domani della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale – aggiunge D’Angelis - ci occuperemo di questo caso valutando le modalità di intervento. Ma intanto chiediamo al Governo Berlusconi una campagna di rilevamenti sui fondali con le tecnologie disponibili e l’urgenza che richiede la gravità del crimine, per sciogliere ogni dubbio e restituire tranquillità alla popolazione garantendo l'economia costiera, la pesca e il turismo”.