Palazzo Medici Riccardi ha firmato il protocollo d’intesa che regola l’accesso dei cacciatori negli ambiti territoriali di caccia delle regioni confinanti. Il protocollo è stato condiviso dalle province di Firenze, Bologna, Prato, Ravenna e Forlì e dai relativi Atc (Bologna 2, Forlì 4, Ravenna 3 e Firenze 4). A questa intesa si è arrivati perché le Regioni Emilia Romagna e Toscana hanno differenti discipline in materia di calendario venatorio che, di fatto, finiscono per penalizzare la fauna selvatica stanziale per le sovrapposizioni che si determinano nell’arco della stessa giornata. “L’accordo – spiega la vice presidente della Provincia di Firenze Laura Cantini – già sperimentato negli anni scorsi, ha portato ad eliminare le problematiche derivanti da due regolamentazioni venatorie diverse in Atc confinanti, ed è stato possibile grazie al lavoro degli Atc firmatari che hanno saputo collaborare per una migliore fruizione del territorio e delle risorse faunistiche presenti, cercando di mantenere l’equilibrio e l’armonia tra le esigenze venatorie, quelle faunistiche e quelle normative della Regione Toscana e della Regione Emilia Romagna”. In particolare, grazie alla sottoscrizione del protocollo, si stabilisce che i cacciatori iscritti all’Atc FI4 come secondo Atc ed in possesso di residenza venatoria in uno dei seguenti Ambiti Territoriali di Caccia: RA3, BO2 e FO4, nonché quelli iscritti agli Atc RA3, BO2 e FO4 come ulteriore Atc ed in possesso di residenza venatoria nell’Atc FI4, non potranno, nel periodo in cui il calendario venatorio della Regione di provenienza prevede la limitazione della caccia alla selvaggina stanziale a due sole giornate, esercitare attività venatoria nella medesima giornata in entrambi gli Ambiti Territoriali di Caccia. “Come Assessore della Provincia di Firenze alla Caccia e Pesca – ha concluso Laura Cantini - sono soddisfatta del risultato raggiunto, l’esperienza di una così proficua collaborazione è un invito a continuare su questa strada al fine di rendere omogenee le norme e non creare squilibri dannosi al territorio e contrasti inutili con il mondo venatorio.
È mia precisa intenzione promuovere per il prossimo anno, il primo in cui avrò questa responsabilità, un calendario venatorio che sia più in armonia rispetto alle altre Province, a partire dall’omogeneità sulla pre-apertura”. La foto è tratta dall'album di Grantuking su Flickr.