Ad inaugurare il cartellone, sabato 24 ottobre, sarà una prima Toscana, “Cenerentola”, il musical firmato Massimo Romeo Piparo con Roberta Lanfranchi e Antonio Cupo nei panni dei protagonisti della celebre favola di Perrault. Piparo sceglie di creare per questa versione, tratta da quella americana di Rodgers & Hammerstein, due maestri del musical anni ’50, un allestimento molto teatrale senza effetti speciali che mette in risalto tutta la poesia che fiaba e musica contengono.
Uno spettacolo scritto e pensato per tutta la famiglia, per i bambini ma anche per i “grandi”. Accanto alla coppia Lanfranchi Cupo, troviamo un ricco cast formato da Giulio Farnese “en travesti” nei panni della matrigna, Giovanni D’Angi che interpreta una comicissima sorellastra, Francesca Nerozzi, Enrico Baroni, Tia Archetto e Piero Di Blasio. Il 14 e il 15 novembre si prosegue con una prima nazionale. Torna sul palcoscenico di Prato, Tullio Solenghi, fantastico interprete insieme a Simona Marchini nel 2004 di “Prato di Stelle”, produzione del Politeama Pratese con, tra gli altri, Miranda Martino, Gianfranco Iannuzzo, Gennaro Cannavacciuolo e Silvia Specchio, omaggio al gran teatro di rivista italiano.
Tullio Solenghi e Maurizio Micheli presenteranno il loro nuovo spettacolo realizzato con Stefano Disegni e la consulenza artistica di Michele Mirabella, per la regia di Marcello Cotugno, “Italiani si nasce e noi lo nacquimo”. L’Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità, quale migliore occasione dunque per riflettere con ironia sul costume e sul carattere nazionale che nonostante i secoli, non sembrano cambiati e si ripresentano puntualmente.
Anche qui è implicito il riferimento al varietà, tipicamente italiano, ancora oggi fonte d’ispirazione irresistibile. Solenghi e Micheli, coadiuvati da altri sei attori, si caleranno in funambolici personaggi, che da Adamo (insieme ad Eva si pensa che fossero italiani…ante litteram) attraverso Leonardo, Colombo, Cavour, De Amicis, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, raccontano con l’occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo. Ancora un affresco dell’Italia dagli anni Quaranta agli anni Sessanta con Paolo Poli nei “Sillabari” di Goffredo Parise, in programma il 28 e il 29 novembre.
Attore magnifico, Poli interpreta con elegante leggerezza e con uno humor aristocratico e frizzante questi piccoli poemi in prosa. Scritto alla metà del secolo scorso, “Sillabari” tratteggia una galleria di personaggi che ben si prestano al gusto diabolico dell’artista per la satira e il paradosso. Piccoli quadretti d’umanità che Paolo Poli rende magici con i suoi numeri, canti, balli e trasformismi che fanno del suo teatro, un teatro personalissimo. Il 12 e il 13 dicembre sarà la volta di “Michelina”, commedia musicale di Edoardo Erba per la regia Alessandro Benvenuti, con Maria Amelia Monti e Giampiero Ingrassia.
Casualmente, troviamo un’altra storia tutta italiana, ambientata nel 1948. E’ la storia di un’Italia ingenua, furbastra e affamata, sostenuta da un umorismo contagioso e da un ritmo narrativo incalzante, una commedia di sentimenti che avvince, commuove e diverte. Nel cast troviamo il “nostro” Amerigo Fontani, insegnante di recitazione di Arteinscena, laboratorio di Musical che fa capo al Teatro Politeama Pratese. Non poteva mancare Massimo Ranieri, affezionato frequentatore del Politeama che, fuori abbonamento, domenica 27 dicembre si esibirà in “Canto perché non so nuotare… da 40 anni!”.
Due ore serrate di uno spettacolo più che rodato in cui il mattatore napoletano ripercorrerà i 40 anni della sua carriera, rivivendo atmosfere lontane di un’Italia “povera, ma con le scarpe lucide”, un omaggio anche alla sfera femminile con un’orchestra e un corpo di ballo di sole donne. Il 2010 si apre con “La strana coppia” la nota commedia di Neil Simon in un’edizione tutta al femminile. Il 9 e il 10 gennaio, Mariangela D’Abbraccio e Elisabetta Pozzi, una coppia davvero straordinaria, già collaudata nella Maria Stuarda di Dacia Maraini, interpreteranno la parti che furono di Jack Lemmon e Walter Matthau nel film del 1968, diretto da Gene Saks.
Per la regia di Francesco Tavassi, questo indiscusso capolavoro di comicità si conferma ancora oggi per essere un testo di grande attualità sulla convivenza e i compromessi. E’ la volta poi di un grande musical, un nuovo grande progetto della Compagnia della Rancia: il 23 e il 24 gennaio arriva, tradotto nella nostra lingua, sul palco dell’ex-Banchini, “Cats”, lo spettacolo che è stato uno dei più importanti successi di tutti i tempi del teatro musicale, che ha conquistato decine di premi, incantando gli spettatori di tutto il mondo con il poetico racconto della notte più speciale dell’anno, quella in cui i Jellicle Cats si riuniscono per sapere chi dei gatti avrà il privilegio di salire verso l’Heavyside Layer e rinascere a nuova vita. Gradito ritorno è anche, il 13 e 14 febbraio, quello di Gianfranco Jannuzzo con un testo completamente nuovo, “Girgenti amore mio”, scritto assieme ad Angelo Callipo, con la regia di Pino Quartullo, dedicato ad Agrigento, sua città natale, che un tempo portava il nome di Girgenti.
Brillante ed amatissimo dal pubblico, Jannuzzo ci parla di esperienze di vita vissuta che ha condiviso e condivide con i suoi conterranei, convinto che le emozioni e i problemi non sono cittadini di una sola città e i personaggi che ci fanno ridere non hanno casa solo nelle città altrui. Non poteva mancare l’operetta in questa stagione teatrale, il 27 e il 28 febbraio il teatro ospita infatti un classico delle operette, “Al cavallino bianco”, presentato dalla Compagnia Italiana di Operette.
ll 10 novembre 1930, recensendone la prima mondiale, il Berliner Tageblatt scrisse: “Quest’operetta è un abbonamento per la felicità: il pubblico non può pretendere di più”. Lo spettacolo aveva debuttato al Grosses Schausspielhaus, con un allestimento costato un milione e mezzo di marchi, e in brevissimo tempo fu chiaro a tutti che la sua fama non si sarebbe esaurita presto, anzi non si sarebbe esaurita mai! Dopo “La vedova allegra”, “Al Cavallino Bianco” rappresenta ancora oggi uno dei maggiori successi in assoluto del teatro musicale.
A chiudere il programma 2009-2010, il 20 e il 21 marzo, sarà un altro musical d’eccezione, “Hairspray. Grasso è bello!”, definito il Musical del decennio: Oscar del Musical a Broadway e Oscar del Musical europeo a Londra. Nasce come commedia cinematografica nel 1987, firmata da John Waters, per poi diventare musical e tornare nuovamente sul grande schermo, con un grandioso John Travolta nei panni della simpatica “cicciona”. Massimo Romeo Piparo ne firma la versione italiana mentre l’esuberante Stefano Masciarelli (sottoponendosi a ben due ore di trucco, ogni sera) si esibisce nel ruolo rigorosamente femminile di Edna Turnblad, con “qualche chilo di troppo”, che grazie alla figlia riconquista sorriso e fiducia in sè stessa.
Con il musical "Hairspray. Grasso è bello!" tornano il rock&roll e la spensieratezza degli anni Sessanta. Uno dei casi in cui cinema e teatro si intrecciano dando vita ad un'opera sempre vincente. La campagna abbonamenti si è aperta per gli abbonati della precedente stagione sabato 5 settembre, per il resto del pubblico a partire da venerdì 25 settembre, presso la biglietteria del Teatro. Per il cartellone completo clicca qui.