Da Firenze a Berlino in bicicletta per ribadire, in occasione del ventennale della caduta del Muro, l’importanza delle idee di libertà e per dire ancora una volta no alla guerra. Si tratta di “Un tandem sopra Berlino”, la nuova iniziativa dell’associazione “Tandem di pace” che prenderà il via domani, sabato 22 agosto, da Campi Bisenzio per fare tappa a Firenze, in piazza della Signoria, dove l’assessore allo sport Barbara Cavandoli porterà i saluti dell’Amministrazione comunale, che ha dato il patrocinio al progetto insieme al Quartiere 1.
Un gruppo di ciclisti raggiungerà Berlino attraverso la Svizzera, l’Austria e la Germania in un percorso di 1.000 chilometri in bicicletta fatto di fatica, incontri e di scambi sul tema della Pace con amministrazioni, associazioni, esperienze e gruppi. Il gruppo ritornerà il 2 settembre dopo aver pedalato sulla pista ciclabile costruita sul tracciato dell’ex-muro e dopo visitato Berlino nei suoi aspetti più intimi e simbolici. In questi incontri i ciclisti del “Tandem di pace” porteranno in dono la riproduzione della pergamena con le firme dei sindaci delle città più importanti del mondo che si riunirono a Firenze, per volontà del sindaco Giorgio La Pira, nell’ottobre del 1955 per “dare fiato e speranza ad un mondo di pace dove si costruiscono ponti e si abbattono i muri”. Il viaggio possibile grazie al Centro Edile di San Donnino e la Fratellanza Popolare di San Donnino, che forniscono i mezzi, e il negozio sportivo di Prato, Decathlon che ci fornisce il materiale tecnico.
Nel gruppo sono presenti due ragazzi, Giovanni e Augustin, del Centro adolescenti Canapè, gestito dalla Cooperativa sociale Macramè, che racconteranno la cronaca giornaliera del viaggio sul blog www.untandemsopraberlino.splinder.com e sulla pagina del tandem di pace su facebook. Ma non c’è solo il viaggio. Un tandem sopra Berlino è un progetto più complessivo che vede il coinvolgimento di associazioni, istituzioni, cittadini, scuole in una serie di iniziative che culmineranno in festa il 9 novembre a vent’anni esatti dopo la caduta del muro di Berlino.
(mf)