‘Due cose sono infinite’, disse un giorno Albert Einstein, ‘l'universo e la stupidità umana. Con qualche dubbio circa l’universo’. Quarant’anni dopo gli sbarchi americani sulla Luna si torna a parlare di voli interplanetari e Russia, Cina, India e Giappone puntano, ognuno per proprio conto, a sfidare il monopolio Nasa. Tutte imprese nazionalisticamente ambiziose che confermano, se non altro, almeno una delle certezze di Einstein. Perché tentare da soli quando sarebbe già terribilmente complicato farlo unendo le forze? La conquista dello spazio è comunque tema sempre ghiotto e di gran fascino e Caffè letterario Galileo ne rievoca le prime tappe giovedì 23 luglio (ore 21) a Palazzo Strozzi, nel contesto della mostra Galileo.
Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio. L’appuntamento è con Giovanni Caprara, uno tra i più noti giornalisti scientifici, autore del bel libro "L’era spaziale. La conquista dello spazio dallo Sputnik al viaggio verso Marte (Mondadori-Electa). Affiancherà Caprara l’editore Franco Cesati. Con l’aiuto di uno spettacolare repertorio fotografico, il libro ricorda gli eventi principali, l’evoluzione tecnica, le esperienze animali (la cagnetta Laika) e umane dei pionieri dello spazio.
I primi razzi, la guerra fredda e la competizione Usa - Urss, i primi Sputnik, l’orgogliosa risposta americana, i piedi sulla Luna con la famosa frase A small step for a man, a giant step for the mankind. E ora i nuovi obiettivi: l’ammartaggio, ossia lo sbarco su Marte, e l’esplorazione del sistema solare. L’accesa rivalità politica tra Stati Uniti e Unione Sovietica ha avuto almeno il merito di aprire alla scienza e alla tecnologia territori e prospettive fino ad allora considerati fantascienza.
Nel 1961 Mosca vinse la gara a chi spediva per primo un uomo nello spazio (Yuri Gagarin), otto anni più tardi l’America si rifece con gli interessi posando sulla Luna prima Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, poi altri dieci avventurosi. Dall’ultima missione Apollo sono trascorsi quasi quattro decenni durante i quali la tecnologia ha comunque fatto passi da gigante. C’è una stazione orbitante, gli Shuttle vanno su e giù frequentemente (vittime a parte), sonde e telescopi spaziali vari hanno moltiplicato per mille conoscenza e misteri dell’universo.
Finito o infinito? La curiosità di Einstein (e la nostra) dovrà attendere. Ma oggi l’umanità sembra pronta per tornare sulla Luna per farne anche la base di partenza di balzi successivi, a cominciare dal Pianeta Rosso. E un giorno, forse, chissà. Responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera, Giovanni Caprara ha pubblicato numerosi libri. Ricordiamo, tra gli altri, Alla scoperta del sistema solare, The Complete Encyclopedia of Space Satellites, Abitare lo spazio, Breve storia delle grandi scoperte scientifiche, La conquista di Marte, In Viaggio tra le stelle. Nel 2000 le Università Milanesi lo hanno premiato come ‘giornalista scientifico dell’anno’.
In riconoscimento della sua attività di divulgatore, l’International Astronomical Union ha battezzato con il nome Caprara un asteroide in orbita tra Marte e Giove.