La Cineteca di Firenze (via Giuliani 374) rende omaggio al maestro del
cinema Joris Ivens, insuperabile autore di documentari narrativi che
hanno affrontato quasi un secolo di storie di lavoro, di liberazione
dei popoli dalle dittature e dalle invasioni e della natura, dove sono
le immagini dell'uomo e della natura a parlare, anche quando l'uomo è
impegnato a dominare la natura.
Sono 20 anni da quando Joris Ivens ci ha lasciati, era il 28 giugno
1989 a Parigi (era nato in Olanda a Nimeda, il primo giorno di
novembre del 1898.)
Il percorso in cartellone ci porta dalle miniere del Belgio domenica
28 giugno ("Borinage" alle 17.00) alla pioggia di Amsterdam, al fiume
Senna che attraversa Parigi, con un testo di Jacques Prevert letto da
Serge Reggiani, e al vento maestrale che sioffia nel sud della Francia
per tre stagioni all'anno (alle 17.30), poi alla guerra di Spagna con
un testo di Hemingway letto da Orson Welles (alle 18.30), e alla
guerra in Vietnam contro l'invasione americana (alle 19.30).
Il suo
poetico film testamento "Io e il vento" dove compare anche come attore
(alle 21,30) viene presentato grazie alla collaborazione della
Mediateca Toscana.
A conclusione della serata due brevi film sull'indipendenza
dell'Indonesia dall'Australia e sulle disuguaglianze sociali a
Valparaiso città del Cile prima di Allende e di Pinochet.