Assicura leggerezza, stupore e divertimento come nei giochi dell’infanzia Anthony Heinl, il coreografo americano che è stato per molti anni membro dei Momix con i quali ha fatto più di 1.500 spettacoli, e che martedì 16 giugno debutta al 72° Maggio Musicale Fiorentino con una sua creazione per MaggioDanza, "Firefly" (che può essere tradotta col termine lucciola, ma letteralmente anche come 'fuoco volante').
"Mai finora in Italia i ballerini di una Fondazione lirica – assicura Vladimir Derevianko, il direttore della Compagnia – avevano affrontato un impegno fisico e creativo così diverso da quello per cui i loro corpi sono stati plasmati, e sono state necessarie settimane di preventivo traininig atletico per consentire quella 'mutazione biologica' richiesta dal linguaggio fatto di salti, lotta, assenza di gravità e acrobazia inventato da Heinl evolvendo lo stile Momix".
Il risultato è un nuovo stile di danza in cui il settanta per cento è fatto di improvvisazione e tecnica, il cui fine è il divertimento degli spettatori di ogni età.
Firefly è dichiaratamente antistress, e Heinl vuole parlare ad un pubblico ampio e non necessariamente esperto, “come i miei genitori: nel Michigan io stesso non avevo mai visto un balletto, fino a quando a 21 anni non ho assistito ad uno spettacolo di Moses Pendleton. Venivo da sport estremi come la lotta e l’alpinismo, mi ero iscritto all’università per studiare musical, ma ho capito che era quella la mia strada”.
Ora però, nonostante collabori ancora con i vecchi compagni come Daniel Ezralow, preferisce lavorare su proprie coreografie: “Per me la musica è molto importante, e in Firefly utilizzo brani come Teardrop dei Massiv Attack, di Joni Mitchell e Charlotte Gainsbourg.
Ancora non posso permettermi di commissionare, ma mi piacerebbe moltissimo fare una creazione originale insieme ai Radiohead”.
Altro elemento di particolare rilievo in Firefly, l’utilizzo di video (di Nadessja Casavecchia) non semplicemente proiettati come elementi scenografici ma parte della coreografia stessa, in funzione di light design spalmato sui corpi dei danzatori con effetti illusionistici straordinari, e al contrario la tecnica del black theatre, da cui emergono inedite silhouettes che disegnano figure con speciali vernici fluorescenti, che Heinl sperimenta per mesi a casa sua.
Firefly sarà in scena al Teatro Comunale di Firenze per tre sere, il 16, 17 e 18 giugno, sempre alle 20:30; una suite sarà poi riproposta, insieme ad altri passi, nel grande Galà del primo luglio nel Giardino di Boboli; Derevianko auspica che poi possa circuitare ed essere vista anche fuori Firenze.
“L’impegno profuso in questa nuova produzione, e in direzione del rinnovamento e ampliamento del repertorio della Compagnia di ballo – tiene a precisare il Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Francesco Giambrone - è la risposta migliore a chi paventa un ridimensionamento ed addirittura la scomparsa di MaggioDanza, una delle poche Compagnie stabili rimaste nel panorama italiano all’interno delle Fondazioni liriche”.