L'EX ALLENATORE CHIEDE AI TIFOSI DI NON FISCHIARE I GIOCATORI. GIAN PIERO VENTURA, ESONERATO DAL PISA DUE SETTIMANE FA, CON UNA LETTERA APERTA INTERVIENE ALLA VIGILIA DEL DELICATO SCONTRO-DIRETTO PER LA SALVEZZA TRA I NERAZZURRI E L'ANCONA. "VOGLIO RIVOLGERE UN APPELLO DA PRIMO TIFOSO DELLA SQUADRA QUALE MI REPUTO, PERCHE' IL PISA ADESSO HA BISOGNO DEL SOSTEGNO DEL SUO PUBBLICO. SAREI PARTICOLARMENTE ADDOLORATO SE, SUL MIO NOME, SI CONSUMASSE UN'INCOMPRENSIONE TRA I GIOCATORI E LO STRAORDINARIO PUBBLICO CHE LI HA SEMPRE SEGUITI, INCORAGGIATI E INCITATI A VINCERE".
VENTURA FA RIFERIMENTO ALL'ULTIMO IMPEGNO CASALINGO CONTRO IL MANTOVA, QUANDO TERMINATA SULL'1-1 LA PARTITA LO STADIO FISCHIO' SONORAMENTE LA SQUADRA PER POI INTONARE UN CORO IN ONORE DELL'ALLENATORE, PER IL QUALE DURANTE LA PARTITA ERA STATO ESPOSTO ANCHE UNO STRISCIONE DI RINGRAZIAMENTO (LA SCORSA STAGIONE VENTURA ALLA GUIDA DEL PISA NEO-PROMOSSO SFIORO' UNA CLAMOROSA PROMOZIONE IN SERIE A). "NON SARO' SULLE TRIBUNE DELL'ARENA GARIBALDI PER NON GENERARE EQUIVOCI, MA PROVERO' COL CUORE A SPINGERE I MIEI RAGAZZI (MI VANTO ANCORA DI CHIAMARLI COSI') A SPINGERLI VERSO IL VOSTRO ABBRACCIO.
LO MERITANO PER LA PROFESSIONALITA', LO SPIRITO DI ABNEGAZIONE E DI ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA NERAZZURRA. E PERCHE' GLI ALLENATORI VANNO E VENGONO, IL PISA RESTA E LA CITTA' HA TUTTO IL DIRITTO DI AVERE UN POSTO NEL GRANDE CALCIO NAZIONALE".