Uffici di collocamento online, semplificazione delle pratiche fiscali e catastali tra enti locali e cittadini, trasporto pubblico e privato viaggiando informati grazie al wi-fi e ai travel planner, sviluppo della logistica del trasporto merci (telesorveglianza e autostrade del mare), digitalizzare i nostri beni culturali per conservarli e per facilitarne la divulgazione, misurazione della qualità dei servizi pubblici per migliorarne l'efficienza. Si può dare una risposta forte alle sfide della crisi economica internazionale, investendo nell'innovazione e negli enti locali.
Quarantacinque milioni di euro in tre anni (2007-2009) per trasformare il Paese, senza sprechi e puntando all'efficienza di sistema. Sono questi gli obiettivi del Programma "Elisa" (acronimo di Enti locali innovazione di sistema), gestito dal PORE (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa - Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle dipendenze funzionali del Ministro per i Rapporti con le Regioni). Un primo bilancio è stato tracciato nel corso del convegno: "Innovare in tempi di crisi: le strategie degli enti locali e il Programma Elisa" che si è tenuto il 1° aprile nell'ambito della manifestazione "Euro Pa" di Rimini.
Sono stati presentati i sei progetti vincitori del primo bando del Programma, avviati nel 2008, e i nuovi sei progetti ritenuti finanziabili lo scorso febbraio 2009 per la seconda edizione di Elisa (vedi scheda di seguito). Per il professor Ernesto Somma, coordinatore PORE e responsabile del "Programma Elisa" ci troviamo di fronte a un significativo esito: «A seguito dell'avvio del Programma - ha spiegato - si è innescata una spirale virtuosa, per la quale gli enti locali continuano a manifestare la voglia di investire in innovazione tecnologica e in soluzioni che restituiscano servizi ai territori e diminuiscano gli oneri a carico dei cittadini nell'ottica dell'ottimizzazione delle prestazioni fornite dalla pubblica amministrazione: gli ambiti di intervento sono stati il mondo del lavoro, il federalismo fiscale, l'infomobilità, la qualità dei servizi, la tutela dei nostri beni culturali.
E' un importante risultato che coinvolge direttamente le amministrazioni locali e le rende protagoniste e partecipi, in un momento cruciale, del rilancio dell'economia del Paese. Solo per il primo bando, i progetti approvati e in via di esecuzione hanno un bacino di utenza di oltre trenta milioni di persone, dal nord al sud della penisola. Con i progetti ritenuti finanziabili nel secondo bando si continua nella stessa direzione, si mantiene l'asse strategico delle aree metropolitane, si estende l'ambito di intervento anche alla tutela dei beni culturali e si punta con decisione sul Mezzogiorno. L'intenzione del Dipartimento è quella di offrire tutto il possibile supporto perché i progetti avviati giungano in porto e perché si possa sfruttare e valorizzare ogni possibile sinergia tra i progetti vincitori delle ultime due edizioni». Il convegno è stata, inoltre, l'occasione per il fare il punto sulle prospettive offerte dal terzo avviso del programma, «la giornata che dedichiamo al Programma Elisa - ha aggiunto il Professor Somma - ci permette di operare una riflessione approfondita e, insieme agli amministratori degli Enti Locali protagonisti con i loro progetti delle ultime due edizioni del Programma, ci offre l'opportunità, partendo dall'esperienza acquisita, di tracciare la linea d'azione per il terzo bando che il DAR, in collaborazione con il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie alle dipendenze funzionali del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, si avvia a promuovere».